«Care concittadine e cari concittadini, care colleghe e cari colleghi. Questa è una comunicazione che mai avrei voluto fare. È un’azione che per me è dolorosa ma è necessaria, innanzi tutto per tutelare la mia integrità, sia politica che personale. Da quando siamo seduti su questi banchi, spesso ho cercato di stimolare la maggioranza e tutti noi consiglieri verso un maggiore impegno verso le tematiche sociali che affrontano quotidianamente i nostri concittadini di Pirri. È da uno schieramento di centro sinistra mi sarei aspettata che i valori altisonanti di rispetto della persona, che spesso compaiono in dichiarazioni alla stampa e in discorsi ufficiali, si traducessero in atti politici concreti e, soprattutto, in un modus operandi, politico e personale, molto diverso da quello che ho visto e vissuto finora nella Municipalità. Il bilancio di questi due anni di amministrazione è per me deficitario.»
Lo ha dichiarato la consigliera della Municipalità di Pirri, Enrica Fois, nell’annunciare la sua uscita dalla maggioranza.
«Avremmo dovuto essere maggiormente presenti quando il Comune elaborava progetti – ha aggiunto Enrica Fois -. Questo non è mai stato fatto perché non siamo stati capaci di sviluppare una collegialità delle proposte, anche a causa di un interesse eccessivo di qualcuno nel voler apparire immeritatamente a scapito di chi invece le proposte le avanzava, progettava, realizzava. Una pratica, quello dell’autopromozione, che è stata spinta fino al parossismo e che per questo ha trasceso l’aspetto politico per entrare in quello personale. Pensiamo solamente al fatto che in due anni, nella sola maggioranza, si sono dimessi ben 7 consiglieri. Siamo “scesi” così tanto nel ripescaggio nelle liste che oggi la somma dei voti dei singoli consiglieri di maggioranza è inferiore a quella dei loro colleghi di opposizione.»
«Esco perché – ha concluso Enrica Fois – non siamo stati messi in grado di sviluppare proposte in senso collegiale, e per questo l’azione politica è stata scarsa e incostante. Esco perché se non vengono prodotti risultati, viene squalificata tutta l’istituzione. E io non voglio prestarmi a questo gioco. Esco ma non andrò automaticamente all’opposizione. Mi riserverò di valutare e giudicare ogni proposta volta per volta. Così sarò libera di portare le mie proposte in questa assemblea, senza dover passare dalle “forche caudine” di una valutazione che ha a che fare con la visibilità di chi questa istituzione rappresenta, invece che con il merito di quanto proposto.»
Lo ha dichiarato la consigliera della Municipalità di Pirri, Enrica Fois, nell’annunciare la sua uscita dalla maggioranza.
«Avremmo dovuto essere maggiormente presenti quando il Comune elaborava progetti – ha aggiunto Enrica Fois -. Questo non è mai stato fatto perché non siamo stati capaci di sviluppare una collegialità delle proposte, anche a causa di un interesse eccessivo di qualcuno nel voler apparire immeritatamente a scapito di chi invece le proposte le avanzava, progettava, realizzava. Una pratica, quello dell’autopromozione, che è stata spinta fino al parossismo e che per questo ha trasceso l’aspetto politico per entrare in quello personale. Pensiamo solamente al fatto che in due anni, nella sola maggioranza, si sono dimessi ben 7 consiglieri. Siamo “scesi” così tanto nel ripescaggio nelle liste che oggi la somma dei voti dei singoli consiglieri di maggioranza è inferiore a quella dei loro colleghi di opposizione.»
«Esco perché – ha concluso Enrica Fois – non siamo stati messi in grado di sviluppare proposte in senso collegiale, e per questo l’azione politica è stata scarsa e incostante. Esco perché se non vengono prodotti risultati, viene squalificata tutta l’istituzione. E io non voglio prestarmi a questo gioco. Esco ma non andrò automaticamente all’opposizione. Mi riserverò di valutare e giudicare ogni proposta volta per volta. Così sarò libera di portare le mie proposte in questa assemblea, senza dover passare dalle “forche caudine” di una valutazione che ha a che fare con la visibilità di chi questa istituzione rappresenta, invece che con il merito di quanto proposto.»
Antonio Caria