Ieri mattina, presso il Centro di Psichiatria di Consultazione e Psicosomatica dell’Ospedale San Giovanni di Dio, diretto dal prof. Mauro G. Carta, si è svolta la proiezione del docufilm Profondo Nero, diretto da Roberto Pili e prodotto da Francesco Pili.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e sensibilizzazione sul delicato legame tra creatività e salute mentale, evidenziando come l’arte possa trasformarsi in un potente strumento di resilienza e inclusione sociale. Al centro del film, la storia di Davide Lai, in arte NERO, storico writer sardo, la cui esperienza personale dimostra il valore terapeutico del writing e della cultura hip hop nel superamento delle difficoltà.
La proiezione ha dato vita a un dialogo costruttivo tra esperti del settore sanitario, protagonisti e pubblico, approfondendo il ruolo delle professioni mediche e sociali nel supporto alle persone più vulnerabili. Un momento di riflessione e consapevolezza che ha messo in luce la necessità di un approccio interdisciplinare alla salute mentale, capace di integrare espressione artistica e supporto psicologico.
Il cast di Profondo Nero annovera alcune delle figure più influenti della scena hip hop italiana, tra cui DJ Ice One, Kaos One e Danno, che con la loro presenza hanno contribuito a rafforzare il messaggio del film. Al loro fianco, professionisti della salute mentale come il dott. Alessandro Montisci e la presidente dell’A.S.A.R.P. Gisella Trincas, testimoni di un impegno costante nel perseguire queste importanti tematiche.
L’evento ha confermato l’importanza di iniziative culturali che, attraverso il linguaggio universale dell’arte, contribuiscono ad abbattere i pregiudizi sulla salute mentale e a promuovere una società più inclusiva e consapevole.