Sarà monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, a presiedere la Messa esequiale di Gigi Riva, domani 24 gennaio, alle ore 16.00, presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria.
Oggi migliaia di persone, giunte da tutta la Sardegna e dalla Penisola, hanno voluto portare l’ultimo saluto al grande campione, alla camera ardente allestita alla Unipol Domus, la nuova casa del “suo” Cagliari. Tra loro tanti ex compagni squadra, calciatori del Cagliari della sua presidenza, gli amici di una vita a Cagliari e nell’intera Sardegna, tantissimi tifosi. La camera ardente verrà chiusa alle 22.00 e riaperta domattina, fino a mezzogiorno.
L’arcivescovo ha rivolto un messaggio, unendosi al cordoglio per la morte del calciatore, figlio adottivo della terra sarda.
«La morte di Gigi Riva tocca nel profondo il cuore di Cagliari e di tutta la Sardegna. Nella sua carriera di calciatore e di dirigente scorgiamo le caratteristiche dell’etica sportiva che, più volte, papa Francesco ha ricordato, soprattutto nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il coraggio, la disciplina del corpo e della mente, la fantasia e il sacrificio, l’amicizia, lo spirito di gruppo, l’agonismo non come prevaricazione ma come ascesi spirituale, il riscatto sociale.
Sardo di adozione, si è sentito parte di un popolo che lo ha apprezzato non solo per le sue doti sportive ma anche per la semplicità e genuinità che sempre l’hanno contraddistinto. La sua vita ci insegna che il vero campione non si lascia stordire dal divismo e che il contatto sincero e spontaneo con il popolo, e non solo con i tifosi, è un’occasione unica per trasmettere i valori autentici dello sport.
Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva all’abbraccio eterno del Signore che ama la vita».