«Nella nostra qualità di esponenti politici solidamente radicati nel centro destra cittadino sentiamo il dovere di intervenire sulla complessiva situazione del Marino di Alghero. Non senza avere preliminarmente evidenziato un fenomeno singolare, e cioè che la burocrazia del sistema sanitario, che dovrebbe limitarsi a compiti di gestione, oggi assurge al ruolo di dispensatrice di indirizzi politici. Cosa che stravolge i termini e i contenuti del dibattito politico cittadino. Detto ciò, crediamo occorra partire dalla circostanza che il trasferimento del Marino all’Aou non ha assolutamente prodotto i frutti sperati e che on riusciamo ad intravvedere nelle politiche dell’Università la volontà di investire nell’Ospedale Marino.»
Lo dichiarano, in una nota, gli esponenti del gruppo storico di Fratelli d’Italia Sefora Salis, Ennio Ballarini e Lelle Simula, che aggiungono: «le tre sale operatorie sono state chiuse con demolizione della funzionalità di una struttura che ha sempre costituito un vanto per la sanità algherese. Non mettiamo in dubbio che i problemi arrivino da lontano, così come non contestiamo che vi siano stanziamenti importanti che produrranno benefici fra qualche anno. Ma il problema è che spetta a noi risolvere i problemi della sanità. Peraltro, ci fa sorridere il fatto che solo il 3 agosto sia stata pubblicata la gara. E quindi, solo dopo che le forze politiche algheresi di centrodestra hanno preso coscienza della insostenibilità della situazione. Ora, senza voler polemizzare, riteniamo indispensabile che la politica cittadina, senza distinzione di casacche, faccia fronte comune. E in questa direzione noi lavoreremo».
Antonio Caria