In una nota, Italexit Per L’Italia – Sardegna rivendica la battaglia portata avanti lo scorso 8 gennaio di fronte al Palazzo del Consiglio regionale riguardo la questione Super Green Pass per mobilità aerea e navale per i sardi.
«Insieme ai referenti politici degli altri partiti presenti al presidio, abbiamo inoltrato una Pec richiedendo un’audizione urgente al presidente della Regione Christian Solinas, al presidente del Consiglio regionale Michele Pais e all’assessore dei Trasporti Giorgio Todde per una forte presa di posizione e di risoluzione immediata a fronte della discriminazione nei confronti di quei sardi che in libera scelta hanno deciso di non vaccinarsi e che dal 10 gennaio si ritrovano impossibilitati di recarsi nella Penisola senza il lasciapassare verde. Purtroppo questa richiesta non è stata minimamente presa in considerazione e difatti non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta in merito – dichiara Marcello Argiolas, coordinatore regionale di Italexit -. C’è da notare come, a distanza di 15 giorni, alcuni parlamentari (escluso Pino Cabras presente al presidio) e consiglieri regionali si siano svegliati dal sonno e siano intenti a cavalcare l’onda del momento. Più che un’azione di tutela verso i sardi discriminati pare più una corsa per appuntarsi una medaglia in vista delle prossime tornate elettorali.»
Sulla stessa linea il vice coordinatore e responsabile organizzativo Agostino Marcias: «Il diritto alla mobilità è stato calpestato dall’ennesimo provvedimento liberticida, nella totale indifferenza delle istituzioni regionali. Sarebbe bene ricordare che i non vaccinati hanno egual diritti come i vaccinati, quindi anche il diritto alla mobilità aerea e navale verso la Penisola. Che siano per comprovate necessità di salute, studio, lavoro o semplicemente per una vacanza non fa alcuna differenza. Il presidente Christian Solinas, visto che è stato eletto Governatore anche grazie ai voti di coloro che oggi subiscono questa discriminazione, si prenda carico di difendere la nostra istanza, in nome dello Statuto Sardo e della Costituzione. In caso contrario dia le dimissioni».
Antonio Caria