«L’interrogazione presentata al Question time di oggi, all’assessore Mario Nieddu, da Rossella Pinna e sottoscritta da tutte le forze dell’opposizione, chiedeva di comprendere come e per quali ragioni, fosse stato possibile inviare una mail ai medici di base di tutta la Sardegna contenente l’invito ad attivare un protocollo non validato da alcuna agenzia internazionale o nazionale, men che meno riconosciuto nelle linee guida, attualmente in vigore, dell’ISS (Istituto Superiore Sanità) e ministero della Salute. L’avallo, confermato dall’assessore, ai protocolli di un comitato nato e cresciuto sui social, che “crea” protocolli di cura non validati dalla comunità scientifica, è sconcertante.»
Lo sottolinea la consigliera regionale del Partito democratico, Rossella Pinna, che ribadisce: «La risposta del dottor Nieddu poi, è una pezza peggio del buco, “trattavasi di mera informazione; bisognava fare qualcosa per non ricoverare i malati”, è inaccettabile e irricevibile. Ci dice di un medico che, nel suo ruolo politico di responsabile e di garante della salute pubblica, arriva ad invitare i suoi colleghi medici ad attuare i trattamenti proposti dal “Comitato per le terapie domiciliari Covid 19”, piuttosto che le linee guida del Ministero ed internazionali o, ancora meglio, impegnarsi in una massiccia campagna di sensibilizzazione delle vaccinazioni. Una risposta spiazzante, quella dell’assessore della Sanità, che conferma una grave superficialità da parte di chi deve gestire la pandemia e la sicurezza dei sardi».
Antonio Caria