Acque agitate, questa sera, in Consiglio regionale. Rinviate le comunicazioni del presidente della Regione sul Recovery fund. La seduta del Consiglio regionale è stata aperta dal presidente, Michele Pais, che dopo le formalità di rito ha concesso la parola all’onorevole Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, che ha detto: «Ci state prendendo in giro calpestando il semplice diritto di entrare in quest’Aula e di incidere sulle decisioni care ai sardi. Su nostra richiesta, da mesi, il presidente Solinas aveva fissato una data e un orario e nonostante il tempo sia scaduto il presidente Solinas non è ancora in aula. Non è rispettoso convocare alle 16 una riunione e presentarsi forse alle 19: è indecoroso. Si può spostare a domani una riunione così importante».
Durissimo l’on. Giorgio Oppi (Udc), rivolto al presidente Michele Pais: «Lei ha sbagliato tutto perché ha consentito che si commemorasse il padre di un consigliere regionale, per carità, e non mio fratello. Ha ragione l’opposizione, anche noi ce ne andiamo. Qui nessuno è fesso. Abbiamo il diritto di verificare tutti i progetti e sarebbe meglio che lei aggiornasse a domattina i lavori».
Ha preso la parola l’on. Franco Mula (capogruppo del Psd’Az) e ha invitato l’opposizione al dialogo. Per l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) «ci sono 206 progetti presentati dal presidente Christian Solinas, che non mi avete voluto consegnare. Siamo qui dalle 16.00 e alle 18.20 di Christian Solinas non c’è traccia. Di cosa stiamo parlando? Noi vogliamo i progetti e le azioni, non un ordine del giorno come quello di cui parla l’on. Franco Mula».
A seguire l’on. Massimo Zedda (Progressisti), che ha espresso le sue condoglianze all’on. Giorgio Oppi e ha invitato la maggioranza a «un momento di sintesi dove verificare i progetti. C’è il rischio che i vostri progetti siano irricevibili per la Presidenza delConsiglio. Tirate fuori dati e idee per lo sviluppo della Sardegna per i prossimi 30 anni».
Il presidente Michele Pais ha aggiornato la seduta dopo aver detto: «Il dibattito era incalanato su una strada corretta per valutare i progetti con un gruppo di lavoro costituito per questo. Non stiamo discutendo delle sorti della destra o della sinistra ma di quelle della Sardegna, che riguardano tutti noi. Evitiamo animosità e contrapposizioni e cerchiamo di lavorare con serenità. Visto che non ci sono le condizioni per affrontare oggi il tema aggiorno i lavori agli esiti di una conferenza di capigruppo che terremo anche stasera stessa».