«Condivido appieno le preoccupazioni sollevate dalle organizzazioni professionali in merito alle problematiche evidenziate: sarebbe decisamente inopportuno se a pagare il prezzo dello sviluppo tecnologico fossero le aziende agricole che non presentano la domanda entro il 30 agosto.»
Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale Gian Franco Satta a margine della richiesta che ha inoltrato al ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste tesa ad abolire la penale da 1% per le domande tardive da presentare entro il 24 settembre 2024 in ambito Aiuti PAC 2024.
«Si tratta di una richiesta di una deroga – ha spiegato Gian Franco Satta – all’applicazione del decreto legislativo che prevede una penale dell’1% sull’importo spettante alle aziende agricole per ogni giorno di ritardo nella presentazione delle domande PAC per l’anno 2024, a decorrere dal 30 agosto e sino al termine ultimo del 24 settembre. Sono tante infatti le segnalazioni arrivate agli uffici regionali da parte dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole rispetto alle problematiche riscontrate sul SIAN (sistema informativo agricolo nazionale), criticità dovute all’adozione della nuova Carta Nazionale dell’uso del suolo e del Sistema di monitoraggio delle superfici, ad oggi in fase di assestamento a causa dei continui interventi correttivi per il permanere del malfunzionamento degli applicativi.»
«Non posso quindi che condividere le preoccupazioni evidenziate dalle organizzazioni professionali in merito alle problematiche riscontrate sul portale SIAN sulla compilazione delle domande per gli aiuti previsti dalla PAC 2024. E pur ritenendo apprezzabili, in vista di una semplificazione delle procedure di pagamento, le innovazioni introdotte con l’adozione della nuova Carta nazionale, credo sia assolutamente necessario tener conto delle oggettive e comprensibili difficoltà riscontrabili in questa fase di avvio del nuovo sistema – ha aggiunto l’assessore Gian Franco Satta -. Con la nota inviata al ministero ho voluto sensibilizzare il dicastero affinché, esclusivamente per l’anno 2024, possa valutare l’ipotesi di derogare all’applicazione della penale, in attesa che il nuovo sistema sia pienamente efficiente ed operativo. Auspico che il ministro possa quindi accogliere il senso di questa richiesta e venire incontro alle esigenze di tante aziende sarde.»
«E proprio nella prospettiva di una crescita comune e costante del comparto – ha concluso l’assessore regionale dell’Agricoltura – sarebbe inopportuno se a pagare il prezzo del pur fondamentale sviluppo tecnologico fossero le aziende agricole. Ancor di più se ciò accadesse per un ritardo rispetto alla scadenza della domanda fissata al 30 agosto, dato che la norma prevede un termine ultimo di presentazione fissato al 24 settembre, con l’applicazione di penali (1%).»