«Una decisione presa dal Governo senza consultare la Regione Sarda, alla quale si chiede un ulteriore sacrificio oltre a quelli determinati dai continui sbarchi sulle coste del Sulcis.»
Lo ha detto questa sera, il presidente della Regione, Christian Solinas, che non condivide la concessione dello sbarco nel porto di Olbia ai 125 immigrati a bordo della nave Ong, dopo il diniego del governo francese.
«Non si comprende – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -, il vero motivo del cambio di destinazione e meno ancora quello dello stazionamento davanti alle coste sarde, anche alla luce del decreto del 7 aprile con cui si è di fatto disposta la chiusura dei porti italiana.»
«Nella totale incertezza sulla percentuale di coloro che saranno reindirizzati verso altri paesi europei, e sui tempi con i quali si procederà, si impone dunque – ha concluso il presidente della Regione – un nuovo onere sulla Sardegna e su uno scalo portuale non adeguato e attrezzato per fronteggiare una simile emergenza dagli incerti contorni, anche sanitari.»