«La carenza del servizio di assistenza pediatrica è una problematica da affrontare con urgenza che in questo delicato periodo riguarda l’intera regione, ma che colpisce in particolare tutti quei centri maggiormente soggetti a spopolamento. I paesi appartenenti al Distretto socio-sanitario di Ales-Terralba, ad esempio, attualmente sono privi di questa figura fondamentale per la salute dei bambini.»
A denunciare questa situazione, in un’interrogazione presentata all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, è stato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas, che ha aggiunto: «Per far visitare i propri figli da un pediatra, i cittadini di Mogoro, Masullas, Siris, Pompu, Gonnostramatza, Gonnoscodina e Simala sono costretti a spostarsi, ovvero a rivolgersi a medici di medicina generale o a specialisti privati a pagamento. Basti pensare che l’unico consultorio familiare nelle vicinanze si trova a Mogoro, ma che attualmente tra le figure professionali in servizio presso il poliambulatorio non risulta presente il pediatra».
«Ci troviamo – ha sottolineato l’esponente pentastellato – in una situazione che comporta un’evidente discriminazione dei nuclei familiari più fragili dal punto di vista economico o sociale. Non possiamo accettare che centinaia di bambini vengano privati dello specialista di riferimento a causa della mancanza di programmazione da parte della Regione. L’affidamento di incarichi provvisori non è la strada da perseguire. Abbiamo accertato che la difficoltà di reperimento degli specialisti è legata al tempo limitato di assunzione. Diversi pediatri, infatti, che si sono avvicendati nell’incarico fino allo scorso 31 marzo, hanno rassegnato le proprie dimissioni.»
«In Sardegna – ha concluso Alessandro Solinas – la figura del Pediatra di libera scelta è, di fatto, in via di estinzione, soprattutto nelle aree soggette a spopolamento, come denunciato anche dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) in Commissione Sanità lo scorso gennaio. Lo testimonia inoltre la Graduatoria unica regionale dei pediatri di libera scelta per l’anno 2020 che conta soltanto 80 iscritti. Chiedo quindi all’assessore della Sanità di adottare tutte le misure necessarie per garantire il diritto dei cittadini di Mogoro, Masullas, Siris, Pompu, Gonnostramatza, Gonnoscodina e Simala di accedere al servizio pubblico di assistenza pediatrica o, quantomeno, di potersi rivolgere al pediatra che ci auguriamo si insedierà quanto prima presso il consultorio familiare di Mogoro.»
A denunciare questa situazione, in un’interrogazione presentata all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, è stato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas, che ha aggiunto: «Per far visitare i propri figli da un pediatra, i cittadini di Mogoro, Masullas, Siris, Pompu, Gonnostramatza, Gonnoscodina e Simala sono costretti a spostarsi, ovvero a rivolgersi a medici di medicina generale o a specialisti privati a pagamento. Basti pensare che l’unico consultorio familiare nelle vicinanze si trova a Mogoro, ma che attualmente tra le figure professionali in servizio presso il poliambulatorio non risulta presente il pediatra».
«Ci troviamo – ha sottolineato l’esponente pentastellato – in una situazione che comporta un’evidente discriminazione dei nuclei familiari più fragili dal punto di vista economico o sociale. Non possiamo accettare che centinaia di bambini vengano privati dello specialista di riferimento a causa della mancanza di programmazione da parte della Regione. L’affidamento di incarichi provvisori non è la strada da perseguire. Abbiamo accertato che la difficoltà di reperimento degli specialisti è legata al tempo limitato di assunzione. Diversi pediatri, infatti, che si sono avvicendati nell’incarico fino allo scorso 31 marzo, hanno rassegnato le proprie dimissioni.»
«In Sardegna – ha concluso Alessandro Solinas – la figura del Pediatra di libera scelta è, di fatto, in via di estinzione, soprattutto nelle aree soggette a spopolamento, come denunciato anche dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) in Commissione Sanità lo scorso gennaio. Lo testimonia inoltre la Graduatoria unica regionale dei pediatri di libera scelta per l’anno 2020 che conta soltanto 80 iscritti. Chiedo quindi all’assessore della Sanità di adottare tutte le misure necessarie per garantire il diritto dei cittadini di Mogoro, Masullas, Siris, Pompu, Gonnostramatza, Gonnoscodina e Simala di accedere al servizio pubblico di assistenza pediatrica o, quantomeno, di potersi rivolgere al pediatra che ci auguriamo si insedierà quanto prima presso il consultorio familiare di Mogoro.»
Antonio Caria