«Positiva la presa di posizione del Governo nazionale che ha fatto propria la richiesta delle Regioni e delle parti sociali di non spacchettare l’azienda, decisione che avrebbe determinato, in special modo per lo stabilimento di Macchiareddu, la futura chiusura.»
Così l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, a margine della riunione tra Regioni, MIMIT, Sanac e organizzazioni sindacali.
«Come Regione Sardegna – ha detto l’assessore regionale dell’Industria – abbiamo ribadito la necessità che Acciaierie d’Italia ripristini gli ordinativi per consentire la ripartenza della linea di cottura, attualmente ferma, e di consentire nuovamente il reimpiego totale della forza lavoro. Al momento, infatti, solo una linea di cottura è attiva, circoscritta a 3 giorni la settimana con la turnazione di 15 dipendenti. È fondamentale che il Governo eserciti i suoi poteri di vigilanza e consenta ai lavoratori di essere parte attiva del processo produttivo e, conseguentemente, che i nostri presidi industriali non perdano la loro strategicità.»