«La Giunta regionale segue con attenzione l’attività del laboratorio ‘SarGrav’ nel cuore della miniera di Sos Enattos, vicino a Lula, candidata anche ad ospitare il nuovo interferometro di onde gravitazionali.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria. Anita Pili, in occasione della “Notte europea dei ricercatori”, quest’anno organizzata con solo eventi on line dall’Università di Sassari, che ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori e delle istituzioni di ricerca con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica. Tra i temi dei seminari di quest’anno anche un collegamento dal laboratorio ‘SarGrav’ con la presentazione di alcuni aspetti relativi alla fisica delle onde gravitazionali e di alcuni esperimenti.
«Il laboratorio sotterraneo – ha aggiunto l’assessore Anita Pili – è stato realizzato grazie ad un consorzio che vede protagonista la Regione Sardegna con il Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Istituto nazionale di Fisica nucleare, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Università di Sassari. Con la società regionale ‘in house’ Igea abbiamo costruito i laboratori di superficie e realizzato una parte del laboratorio sotterraneo. Prossimamente con l’investimento regionale di circa 2,5 milioni di euro, Igea potrà far partire la gara di costruzione ed installazione dei macchinari di ricerca.»
«Un progetto di grande importanza per la Sardegna, che potrebbe diventare un punto di riferimento costante per la comunità scientifica internazionale, fino all’installazione in quell’area dell’Einstein Telescope, dedicato all’osservazione delle onde gravitazionali per comprendere l’evoluzione dello spazio e dei corpi celesti. L’Isola si potrebbe trasformare in un luogo privilegiato per la ricerca più avanzata con strutture all’avanguardia, attirando cospicui investimenti con importanti ricadute anche occupazionali», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.