Le norme in fase di approvazione in sede europea finalizzate alla riduzione delle emissioni di C02 – il pacchetto legislativo “Pronti per il 55%” stanno rischiando di incidere pesantemente sui trasporti marittimi in termini di maggiori tariffe e minor numero di collegamenti, in particolare per la Sardegna.
A denunciarlo è il presidente della Regione, Christian Solinas, in una lettera al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, chiede al Governo “di esercitare la massima pressione politica in seno al Consiglio dell’Unione europea” perché a questo insieme articolato di 14 proposte legislative in discussione vengano approvati alcuni emendamenti che prevedono misure di minore impatto per i territori insulari.
«Queste misure – avverte Christian Solinas – sono suscettibili di provocare un sostanziale aumento dei costi di trasporto, con evidenti ripercussioni a monte e a valle dello stesso, mettendo a rischio investimenti e posti di lavoro. Possono scaturirne possibili impatti negativi sul diritto alla continuità territoriale a tutto discapito dei cittadini e delle imprese del tessuto socio-economico dei territori insulari.»
«L’auspicio finale è – conclude Christian Solinas – che il Governo italiano sostenga le posizioni suesposte nell’approvare misure che, senza i suddetti correttivi, rischiano di mettere in grave difficoltà il già fragile contesto territoriale insulare che, per estensione territoriale e demografica, rappresenta una caratteristica precipua italiana e pertanto dotato di una valenza strategica per il Paese.»
Antonio Caria