La commissione Lavoro, presieduta da Alfonso Marras (Psd’Az) ha ascoltato gli assessori del Lavoro Alessandra Zedda e della Programmazione Giuseppe Fasolino per fare il punto sugli interventi regionali di “ristoro” al sistema economico, con particolare riferimento alle categorie finora rimaste escluse dalle misure di sostegno.
Nella sua relazione, Alessandra Zedda ha illustrato dettagliatamente i risultati del lavoro svolto dall’assessorato attraverso specifici bandi rivolti a diverse categorie produttive, sottolineando fra l’altro la quasi totale copertura finanziaria delle istanze ed la percentuale molto bassa (mediamente circa il 5%) delle domande inammissibili. «L’andamento di queste procedure inoltre – ha proseguito Alessandra Zedda –, può essere verificato in tempo reale perché viene costantemente aggiornato sui siti SardegnaLavora e sul sito istituzionale della Regione. Buona parte dei pagamenti, ha poi aggiunto, saranno completati fra la fine di giugno ed il mese di luglio, mentre per alcune categorie si potrà valutare in una seconda fase come impiegare le risorse residue».
L’ammontare dei fondi che la Regione ha destinato al sistema economico regionale per attenuare la crisi determinata dalla pandemia, ha affermato l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, si avvicina (compresi i fondi Bei) ai 700 milioni di euro ed è molto rilevante. Piuttosto, ha osservato, dobbiamo avviare al più preso una riflessione proiettata nel futuro a cominciare dal prossimo assestamento di bilancio perché, usciti dall’emergenza, occorre fare in modo che la ripartenza dell’economia regionale poggi su basi sempre più solide e su investimenti accuratamente selezionati.
«In questo momento – ha spiegato l’assessore –, le rate dei mutui a carico delle aziende sono sospese ma, quando riprenderanno il loro corso, si sommeranno a quelle dei “prestiti Covid” e bisognerà individuare strumenti sempre più efficaci per tenere alta la capacità produttiva del sistema.»
Successivamente sono intervenuti numerosi consiglieri regionali (Piero Comandini del Pd, Desirè Manca del M5S, Dario Giagoni della Lega, Francesco Stara, di Udc-Cambiamo) che, da angolazioni in parte diverse, hanno sollecitato con forza l’intervento della Regione a sostegno delle categorie finora rimaste escluse dai “ristori”, o attraverso un provvedimento specifico o (più probabilmente) inserendo gli stessi all’interno del prossimo assestamento di bilancio.
Indicando un possibile metodo di lavoro, l’assessore Fasolino ha proposto di partire prima dall’individuazione della “platea” dei beneficiari per lavorare successivamente sulle risorse da mettere a disposizione.
L’assessore Alessandra Zedda ha invece messo l’accento sulla strada già tracciata da un ordine del giorno del Consiglio regionale che invitava la Giunta ad intervenire in alcune precise direzioni: imprese costituite nel 2019, armatori del settore turistico, armerie, studi tecnici di progettazione, liberi professionisti (giornalisti compresi) e titolari di B&B senza partita Iva. La Zedda ha poi formulato una proposta integrativa riguardante una indennità “una tantum” per il mancato reddito degli autonomi, l’incremento del fondo (R)Esisto rivolto alle aziende che hanno tenuto al lavoro almeno ilo 40% dei dipendenti ed una indennità “di avviamento” per le imprese nate nel 2019.