L’assessorato regionale dell’Agricoltura guidato da Valeria Satta ha destinato un milione e 500mila euro per l’annualità 2023, per l’acquisto di riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata, registrati nei libri genealogici o nei registri di razza. I beneficiari dell’aiuto sono allevatori (singoli o associati) iscritti nel registro delle imprese della Camera di Commercio, Industria e Artigianato e all’Anagrafe regionale delle imprese agricole. I riproduttori bovini maschi e femmine ammissibili all’aiuto, di età non superiore ai 5 anni, devono appartenere ad una delle seguenti razze: Charolais, Limousine, Piemontese, Chianina, Marchigiana, Pezzata rossa (linea carne), Sarda, Sardo-Modicana, Sardo-Bruna, Blonde D’Aquitaine, Aberdeen-Angus. I riproduttori ammissibili devono essere iscritti nei Libri genealogici o nel Registri anagrafici di razza avere massimo 5 anni di età. Il certificato rilasciato dall’Ente selezionatore riconosciuto attesta l’appartenenza del soggetto al relativo Libro genealogico o Registro anagrafico di razza, l’età e la categoria di pertinenza.
«L’aiuto – ha detto l’assessore Valeria Satta – è concesso una sola volta per riproduttore e non sono ammissibili spese sostenute per l’acquisto di riproduttori ceduti tra allevamenti contraddistinti con lo stesso codice allevamento ASL oppure compravendite di riproduttori tra allevatori legati da rapporto coniugale, da parentele sino al secondo grado o tra soggetti giuridici e altri soggetti che figurino nella compagine societaria del venditore o dell’acquirente. L’importo dell’aiuto è pari al 40% della spesa ammissibile per l’acquisto dei riproduttori, aumentata al 50% per i giovani agricoltori e per i beneficiari i cui allevamenti sono localizzati nelle zone montane e svantaggiate. Qualora ricorrano entrambe le condizioni, giovane agricoltore e allevamento in zone montane e svantaggiate, l’intensità dell’aiuto è del 60% della spesa ammissibile.»
Antonio Caria