«Nella seduta di ieri, 7 agosto, il Consiglio dei ministri ha impugnato altre due leggi-capestro portate avanti con convinzione dalla coalizione sardo-leghista al governo della Sardegna: l’interpretazione autentica del Ppr, contro la quale abbiamo combattuto strenuamente, e l’ultima ed ennesima proroga del Piano Casa. Due bacchettate importanti all’indirizzo della Regione Sardegna, che portano così a sette il numero delle impugnative collezionate dal Governatore Solinas e dalla sua squadra in soli otto mesi, da gennaio ad oggi. Mentre arrivano a quota dieci da inizio legislatura.»
Lo scrive, in una nota, Desirè Manca, capogruppo del M5S in Consiglio regionale.
«Numeri importanti, che descrivono esaustivamente la coalizione che, nonostante l’acceso scontro consumatosi in Aula, ha deciso di tirate diritto – sottolinea Desirè Manca –. Una coalizione che tra maldestri passi in avanti e repentine retromarce ormai i sardi hanno imparato a conoscere. Non ci aspettavamo nulla di diverso. lo abbiamo sostenuto sin da una prima lettura del testo, e ribadito con forza in Aula, che la legge di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale sarebbe stata impugnata in quanto contrastante con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Ci siamo battuti per bloccare questa pericolosa legge senza respiro, che avrebbe creato soltanto caos e messo a rischio i nostri beni identitari e le nostre coste, esposte da un giorno all’altro all’attacco di nuovi e vecchi cementificatori, interessati a poter offendere con nuovi metri cubi di cemento la fascia costiera della Sardegna. Ma evidentemente caos e cemento sono il fine ultimo di questa maggioranza e del mondo che le ruota attorno.»
«Come ormai da tradizione – conclude la capogruppo del M5S -, scopriremo soltanto nei prossimi giorni se il presidente Christian Solinas fosse o meno a conoscenza di questa legge, nel frattempo abbiamo l’obbligo di tenere altissima l’attenzione su quanto sta accadendo: la nostra isola non è ancora fuori pericolo. Ma siamo sulla buona strada e la difenderemo a ogni costo.»