Nuovo intervento della capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Desirè Manca, sulla gestione di Abbanoa.
«Il nuovo incarico conferito all’ex direttore generale, Sandro Murtas, è soltanto la punta dell’iceberg di una lunga serie di azioni arbitrarie e assurde che da anni caratterizzano la gestione della società, portata avanti con inadeguatezza dai vertici di Abbanoa a danno dei cittadini sardi – scrive in una nota Desirè Manca -. Già il 25 settembre scorso, all’assemblea dei soci, il bilancio 2018 è stato approvato con l’astensione della Regione, e in quell’occasione l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia aveva persino chiesto al management di presentare un piano di riorganizzazione aziendale. Sebbene le problematiche fossero evidenti anche ben prima, sin dal 2013, da quando la relazione dell’advisor Deloitte fotografava una situazione disastrosa, in cui tutti i poteri e le deleghe erano concentrati nelle mani del direttore generale. E non è un caso che a giugno 2017 il Consiglio di Stato abbia confermato la sanzione comminata dall’Antitrust ad Abbanoa, condannata a pagare 680mila euro per pratiche commerciali scorrette nei confronti degli utenti. Come gruppo consiliare M5S – aggiunge Desirè Manca – abbiamo denunciato una miriade di episodi critici, dovuti all’aggressivo modus operandi di Abbanoa, comprese le problematiche legate all’affidamento dei servizi di delivery delle fatture, per cui la società ha maturato un debito di oltre un milione di euro. Come se non bastasse, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ingiustificabile ricorso ad aumenti di capitale finanziati dalla Regione. Adesso è arrivato il momento di dire basta: la Regione prenda formalmente le distanze da questa disastrosa gestione facendo valere la responsabilità, anche erariale, del management di Abbanoa.»
Desirè Manca è la prima firmataria di una mozione che impegna il presidente Christian Solinas, la Giunta e l’assessore de Lavori pubblici, Roberto Frongia, ad individuare eventuali responsabilità e ad impedire a coloro i quali abbiano commesso gravi errori gestionali e operativi di continuare ad avere un ruolo decisionale all’interno della società stessa.
Le critiche di Desirè Manca si allargano alla spesa per gli investimenti («solo una minima percentuale delle risorse disponibili, infatti, è stata effettivamente utilizzata dalla Società») e sull’organizzazione del lavoro.
«La Regione prenda le distanze – conclude Desirè Manca – e decida un importante cambio di passo dal quale non potrà che trarre beneficio.»