«Dopo il Tar Sardegna, anche il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva del ‘Calendario venatorio regionale’ presentata da alcune associazioni ambientaliste, confermando come in tema di caccia la Regione Sardegna possa decidere in autonomia.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, dopo la decisione della Sezione Terza, che ha motivato il rigetto ricordando anche come il legislatore regionale abbia previsto un regime addirittura più restrittivo di quello nazionale ed il carattere del tutto eccezionale della coincidenza di una giornata festiva infrasettimanale con uno dei giorni (martedì e venerdì) del silenzio venatorio secondo la legislazione nazionale.
«Con questa decisione il Consiglio di Stato conferma la legittimità delle scelte della Regione. Infatti, il ‘Comitato faunistico regionale’ aveva approvato la proposta dell’ex assessore Lampis di inserire nel ‘Calendario venatorio’ anche due giorni festivi infrasettimanali (1 novembre 2022 e 6 gennaio 2023)», ha concluso l’assessore Marco Porcu.