La quasi totale assenza di precipitazioni in Sardegna sta creando gravi disagi alle aziende agricole e nono solo. Abbanoa ha comunicato che, a partire dal 27 gennaio, verranno adottate misure di razionamento idrico nei comuni di Nuoro, Bolotana, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Oliena, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e Silanus. Tali misure prevedono un’erogazione alternata di 24 ore di apertura seguite da 24 ore di chiusura.
Per questo l’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, con delega alla Protezione Civile, ha attivato tutte le strutture operative necessarie per affrontare l’emergenza, a seguito del perdurare della crisi idrica e dell’iniziativa della presidente della Regione, Alessandra Todde, volta a sollecitare la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.
«La richiesta della Presidente Todde evidenzia la priorità che questa amministrazione attribuisce alla tutela delle comunità sarde riguardate dal perdurare della grave crisi idrica. Come assessorato, ci siamo attivati per assicurare una gestione tempestiva con la Protezione civile, che assume a sé la responsabilità del coordinamento nella risposta tecnica e operativa all’emergenza», ha dichiarato l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi.
Antonio Caria