«Erano gli ultimi giorni di maggio, quando la stagione estiva era ormai alle porte e teneva banco la querelle in merito al passaporto sanitario richiesto dai governatori che si accingevano ad accogliere i futuri turisti. Per poter mitigare la circolazione del virus fra i cittadini, residenti e turisti, diversi presidenti delle regioni, tra cui anche quello della Sardegna, avevano proposto l’idea di predisporre i test antivirus sugli arrivi. Un’idea di buon senso, come adesso riconoscono tutti.»
Lo ha detto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e sindaco di Barrali, Fausto Piga, che prosegue: «Ad entrare nel vivo della questione, avanzando una sua precisa proposta, era stato il Presidente della Sardegna Christian Solinas, più che mai intenzionato a tutelare la salute dei residenti e dei turisti. Test del tampone e test sierologico sono stati subito scartati dai massimi esponenti del Governo che – in alcuni casi -si erano persino spinti a etichettare la proposta della Regione Sardegna come anticostituzionale. Fortuna che il tempo è galantuomo.»
«A distanza di due mesi il Governo cambia parere e ora da il via libera ai test in aeroporto – aggiunge Fausto Piga -. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire: tuttavia questa giravolta conferma che il presidente Christian Solinas aveva ragione. La Regione Sardegna aveva proposto un modello in linea con la tendenza internazionale, ma anche nazionale; se si considerano sia i protocolli firmati dalla Lega Calcio per la ripresa dei campionati che quelli per i set cinematografici, i quali prevedono appunto test per calciatori, attori e staff per certificare la negatività rispetto ai virus.»
«Lo scenario ora è cambiato e – conclude Fausto Piga -, in conseguenza al rialzo della curva epidemiologica, dal Governo c’è stata una decisa retromarcia con l’apertura ai test antivirus. La Regione si è subito mossa di conseguenza, dimostrando programmazione e celerità. La Sanità sarda ha inviato proprio personale negli aeroporti per effettuare i tamponi rapidi: l’esito viene dato entro 24 ore. La precedenza nel test anti-Covid viene data a chi arriva dai Paesi a rischio. E sono quattro quelli inseriti nella lista nera: Croazia, Grecia, Malta e Spagna.»
Lo ha detto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e sindaco di Barrali, Fausto Piga, che prosegue: «Ad entrare nel vivo della questione, avanzando una sua precisa proposta, era stato il Presidente della Sardegna Christian Solinas, più che mai intenzionato a tutelare la salute dei residenti e dei turisti. Test del tampone e test sierologico sono stati subito scartati dai massimi esponenti del Governo che – in alcuni casi -si erano persino spinti a etichettare la proposta della Regione Sardegna come anticostituzionale. Fortuna che il tempo è galantuomo.»
«A distanza di due mesi il Governo cambia parere e ora da il via libera ai test in aeroporto – aggiunge Fausto Piga -. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire: tuttavia questa giravolta conferma che il presidente Christian Solinas aveva ragione. La Regione Sardegna aveva proposto un modello in linea con la tendenza internazionale, ma anche nazionale; se si considerano sia i protocolli firmati dalla Lega Calcio per la ripresa dei campionati che quelli per i set cinematografici, i quali prevedono appunto test per calciatori, attori e staff per certificare la negatività rispetto ai virus.»
«Lo scenario ora è cambiato e – conclude Fausto Piga -, in conseguenza al rialzo della curva epidemiologica, dal Governo c’è stata una decisa retromarcia con l’apertura ai test antivirus. La Regione si è subito mossa di conseguenza, dimostrando programmazione e celerità. La Sanità sarda ha inviato proprio personale negli aeroporti per effettuare i tamponi rapidi: l’esito viene dato entro 24 ore. La precedenza nel test anti-Covid viene data a chi arriva dai Paesi a rischio. E sono quattro quelli inseriti nella lista nera: Croazia, Grecia, Malta e Spagna.»
Antonio Caria