Ristori immediati per evitare che le aziende chiudano e semplificazione della burocrazia. Sono questi alcuni dei temi illustrati questa mattina al presidente del Consiglio regionale Michele Pais e ai capigruppo da una delegazione dell’Associazione Suinicoltori sardi e della Coldiretti.
«Siamo allo stremo – hanno detto gli allevatori – abbiamo bisogno di ristori immediati per poter salvare le nostre attività.»
Messi in ginocchio dal Covid, dall’aumento del 35% dei mangimi, dai rincari dell’energia elettrica, da un mercato che d’inverno stenta a decollare, dalla frammentazione delle competenze tra diversi enti, le aziende rischiano di chiudere perché non riescono a stare sul mercato. A questo, si aggiunge una burocrazia poco trasparente e interminabile.
Grandi difficoltà anche per il mondo agricolo che deve far fronte anche a un clima impazzito e all’ aumento dei costi spropositati.
La complessità del periodo è aumentata da un sistema troppo farraginoso e spesso contraddittorio.
«La sfida per cambiare – hanno detto Il presidente ed il direttore della Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba – si chiama semplificazione della burocrazia. Coldiretti ha chiesto l’apertura di un cantiere permanente con la partecipazione diretta dei soggetti interessati e il rilancio del SIAR (Sistema Informatico Agricoltura regionale).»
Il presidente Michele Pais ha assicurato la massima attenzione da parte del Consiglio, in sinergia con la Giunta, sui problemi del comparto.