A che punto è l’attuazione della Rete escursionistica della Sardegna, la rete di percorsi destinati all’escursionismo nata nel 2017 con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile, attento al territorio e in grado di valorizzarne non solo i sentieri escursionistici ma anche gli attrattori naturali, culturali e paesaggistici?
Lo chiedono, in un’interrogazione, i consiglieri regionali del PD, LeU e i Progressisti, primo firmatario il consigliere regionale Salvatore Corrias.
Nella gestione della Rete è stata coinvolta l’Agenzia Forestas e, successivamente, le Linee Guida regionali approvate dalla Giunta, hanno previsto una governance multilivello affidata a un Tavolo tecnico regionale e otto Consulte territoriali da costituirsi presso i Servizi Territoriali della stessa Forestas. Sempre Forestas è diventata beneficiaria di 2 milioni e 500.000,00 euro di risorse comunitarie per lo sviluppo della Rete e ha stipulato lo scorso ottobre un accordo con il Club Alpino Italiano per una collaborazione triennale finalizzata alla gestione dei percorsi ciclo-escursionistici.
L’iter di definizione della Rete e di tutti gli strumenti utili al suo funzionamento, complice la pandemia e le conseguenti misure restrittive, sembrerebbe aver subito un rallentamento che non ne consente la piena operatività e soprattutto si teme che le risorse comunitarie non ancora utilizzate possano essere distratte e riutilizzate per altri fini. Per questo motivo i consiglieri regionali chiedono agli assessori del Turismo e dell’Ambiente di avere ragguagli sullo stato di attuazione della Rete, per acquisire informazioni relative alle fasi di avanzamento operativo della governance, conoscere lo stato della concreta organizzazione del Tavolo tecnico regionale e avere contezza circa l’ammontare della spendita sui fondi POR-FESR le cui risorse rischiano, altrimenti, in carenza di pianificazione, di essere distratte dalla loro originaria destinazione.