Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno (primo firmatario Michele Cossa) teso a sollecitare un immediato intervento della Giunta regionale, tale da scongiurare gli effetti negativi della situazione di stallo e la conseguente perdita dei benefici delle potenzialità propulsive del bando T3.
Il bando T3, destinato prevalentemente a progetti di ammodernamento e/o ampliamento di aziende già operative in Sardegna, per l’aumento della competitività), prevede agevolazioni finanziarie fino al 45% di contributo a fondo perduto per piani di investimento rientranti nella forbice tra € 1.500.000 e € 5.000.000 di importo. Si tratta di un bando che prevede un’importante partecipazione finanziaria delle imprese, e di conseguenza attiva risorse economiche che vanno ben oltre l’importo dei finanziamenti pubblici. A 18 mesi dalla sua pubblicazione, è ancora in fase di stand-by.
Si tratta di un’azione molto importante per l’economia della Sardegna, specie in un momento drammatico dal punto di vista e conico come quello che stiamo vivendo oggi. Dell’esito delle pratiche tuttavia non si hanno notizie..
«L’ordine del giorno è molto importante, perché offre alla Giunta regionale uno strumento operativo importante per intervenire nella insostenibile situazione del bando T3. L’incertezza infatti rafforza il rischio della perdita di interesse da parte delle imprese che vi hanno partecipato – osserva Michele Cossa – con il conseguente pericolo di abbandono di progetti destinati all’adeguamento delle attività d’impresa alle nuove richieste del mercato, oltre tutto in settori (turismo, industria, servizi, cultura) che sono sempre stati ritenuti strategici per l’economia regionale.»
Di qui la richiesta alla Giunta regionale di individuare una Task force operativa, gestita direttamente dall’assessorato della Programmazione, che completi nei tempi più rapidi possibili l’istruttoria di tutte le domande, e di incrementare l’assegnazione finanziaria del bando T3, così da ampliare il numero delle domande finanziabili.
Per le domande dichiarate ammissibili dovrebbe essere rilasciato un decreto di Concessione Provvisorio, condizionando l’erogazione delle somme all’ottemperanza di tutte le condizioni previste dalla normativa (effettuando il controllo cioè non prima ma dopo l’esito dell’istruttoria).