Il Consiglio regionale ha respinto la mozione del centrosinistra sulla continuità territoriale aerea.
La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la mozione n. 142 (Agus e più) e l’interpellanza n. 62/A (Meloni e più) «sulla prossima scadenza del regime di continuità territoriale aerea, sull’impossibilità di prenotare biglietti aerei dal 17 aprile 2020 sulle rotte soggette ad oneri di servizio pubblico da e verso gli scali isolani e sugli obiettivi di legislatura in tema di trasporto aereo e diritto alla mobilità».
Sull’ordine dei lavori, il consigliere di Fi Emanuele Cera ha sollecitato la calendarizzazione della proposta riguardante la commissione d’inchiesta sulla presenza dell’amianto, sottoscritta da 23 consiglieri regionali
Il presidente ha assicurato che il tema sarà all’ordine del giorno della prossima riunione della conferenza dei capigruppo convocata per domani.
Illustrando la mozione n. 142 il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, primo firmatario, ha sottolineato la complessità dell’argomento sia sul piano tecnico che politico, perché si tratta di un tema strettamente interconnesso con tutte le problematiche riguardanti lo sviluppo e la qualità della vita della comunità regionale. La discussione, ha affermato, avviene con colpevole ritardo in una situazione di emergenza, dato che Consiglio ha buttato via 10 mesi facendo altro, nonostante ripetute richieste della minoranza, con maggioranza che, anzi, ha fatto l’impossibile per rinviare ed anche oggi siamo qui per volontà dell’opposizione, segnando oltretutto una differenza abissale con quanto accaduto nella giornata di ieri sul caro carburanti. Siamo in una grave emergenza, ha ripetuto Agus, che pesa e condiziona tutto il sistema regionale perché dal prossimo 16 aprile si fermeranno le prenotazioni. Avremo dovuto ben altro dibattito, ha aggiunto, dal low cost al confronto fra modelli diversi, per dare riposte a tutta la società sarda che chiede certezze e le chiedono soprattutto quanti operano nel settore turistico soprattutto adesso che con la primavera sta iniziando la stagione di “spalla” per eccellenza. Tutto questo sta per andare in malora, ha lamentato il capogruppo dei Progressisti, e siamo ora alla conta dei danni, per chi prenota subito dopo Natale, per la congressistica, per i “ponti” di Pasqua, 25 aprile e primo maggio. Davanti a tutto questo, ha protestato ancora Agus, la reazione della Giunta si è rivelata inadeguata, forse perché qualcuno sta pensando di giocare una partita personale ma è un errore perché tutto quello che facciamo si riflette su quanti stanno fuori; è sbagliato semplificare problemi molto complessi, dimenticando fra l’altro che siamo lo 0.3% della popolazione europea, non abbiamo potere contrattuale e non si può dare colpa ai regolamenti che peraltro tutti conoscevano. Come opposizione, ha ricordato in conclusione, siamo stati sempre disponibili ad una posizione unitaria ma la maggioranza è andata dritta continuando a sbagliare, anche con le dichiarazioni all’esterno, privilegiando la polemica politica anziché produrre atti consiliari di qualità.
Sull’interpellanza sempre relativa alla continuità aerea il consigliere Giuseppe Meloni ha dichiarato che forse qualcuno sottovaluta i problemi della proroga del sistema attuale tranne che su Olbia, ma è un fatto che da ottobre il Consiglio è senza notizie da quelle sul nuovo bando che ci si era impegnati a predisporre subito dopo la revoca dei precedenti; poi è saltata la scadenza di ottobre 2019 per fare il nuovo bando ed ora siamo arrivati ad affrontare una questione vitale per la Sardegna praticamente a tempo scaduto. Per questo, ha proseguito, è necessario sapere subito cosa succederà In Sardegna ed in particolare ad Olbia se le compagnie non dovessero continuare a garantire i collegamenti senza compensazioni; noi ci siamo e ci siamo sempre stati ma bisogna sapere per fare cosa.
Il consigliere dei Progressisti Gianfranco Satta, dopo aver premesso che la nostra condizione geografica è diversa da quella di tutte le altre Regioni ed è per questo che il problema dei trasporti da noi ha un ruolo vitale, ha criticato le politiche confusionarie della maggioranza fatte di tanti proclami senza nessuna iniziativa concreta. I fatti dicono, ha sottolineato, che o non si capisce bene l’argomento o non ci sono le capacità per affrontarlo, trascurando il fatto che dal 17 aprile cambierà tutto e la continuità non ci sarà più, una situazione gravissima che ha già creato danni ingenti al sistema regionale mentre le compagnie speculano, si registra un calo di presenze pari all’80% nello stesso periodo dell’anno, tirando avanti con un sistema di proroghe partito dal 2013 con bandi sistematicamente bocciati per diversi motivi fra i quali la tariffa unica. Su quest’ultimo punto va precisato, ha detto ancora Satta, che senza la tariffa unica la tutela dei sardi è possibile non solo sui due principali hub ma su tutto il territorio nazionale secondo il modello spagnolo che la Ue non ha mai contestato.
Il consigliere Roberto Li Gioi (M5S) ha messo in evidenza che solo dopo 303 giorni si arriva a parlare di continuità, dopo silenzi e dichiarazioni a mezzo stampa contraddittorie, giocando pericolosamente col diritto alla mobilità dei sardi e facendo trascorrere il tempo prima con una soluzione tampone trovata in estate seguita da una colpevole inerzia coperta a malapena solo dall’ostinata ricerca di centinaia di poltrone, prima inventando responsabilità del Governo giallo-rosso e poi sorvolando su competenze della Regione sul bando. Raccontare favole è gratis, secondo Li Gioi, ma non per gli operatori turistici che hanno già preso centinaia di milioni di euro, per il turismo congressuale che è stato praticamente spazzato via, per la testardaggine sulla tariffa unica poi cambiata in corsa con una soluzione ingarbugliata che potrebbe aprire un buco in piena estate facendo schizzare i prezzi alle stelle. Insomma, ha sintetizzato, un disastro perfetto che vi vede unici responsabili ed i sardi lo devono sapere.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, ricordando che l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde è stato nominato nella seconda parte della composizione della Giunta, ha attribuito le colpe di quanto accaduto sulla continuità al presidente della Regione che dopo aver tardato a trovare una figura per ricoprire il ruolo continua a nascondersi dietro un dito, nonostante le dichiarazioni programmatiche che contenevano un preciso riferimento alla tariffa unica, segno che forse ne aveva parlato con qualcuno. Invece le cose sono andate in un altro modo, ha annotato Massimo Zedda: Solinas ha parlato di flotta sarda attaccando lo Stato e le regole Ue, peraltro scritte in Europa dalla destra e dalle sue teorie liberiste che vedono nel mercato la soluzione di tutti i problemi; la realtà è che bisognava scrivere il bando secondo le regole, anziché andare in senso opposto fino all’altro giorno senza trovare risposta, sognando un modello che si è trasformato in un incubo che costringerà adesso i sardi a pagare di più.
Emanuele Cera, esponente di Forza Italia, ha espresso l’impressione che il dibattito, anche a livello mediatico, sia orientato a trovare responsabilità più che a trovare soluzione concrete, più a rivolgere critiche al presidente della Regione ed all’assessore che a cercare la verità. La revoca del bando, ha ricordato Cera, arrivò nella precedente legislatura per motivazioni non sono troppo diverse da ora a causa delle regole Ue, cioè il muro è lo stesso ma con la differenza che stavolta non è nascosta la verità. Di fronte a questo, ha proposto, occorre fare fronte comune sollecitando una iniziativa dello Stato, tenendo presente che la stessa normativa Ue consente il ricorso ad altre modalità di trasporto se ci sono coincidenze ed orari adeguati (e non è il nostro caso), ed aggancia la soluzione del problema dei trasporti ad ogni ipotesi di sviluppo (e su questo non c’è dubbio), per cui è su questi punti che dobbiamo lavorare ed insistere, Innanzitutto nei confronti del Governo nazionale che deve adoperarsi per una nuova continuità e nello stesso tempo dare precise garanzie sulla continuità dei voli, senza accordi al ribasso e con l’opposizione in Consiglio regionale che deve fare la maggioranza a Roma: non dividiamoci e lavoriamo insieme.
A nome dei Progressisti, Maria Laura Orrù ha ribadito le perplessità e le critiche nei confronti del presidente della Regione già espresse dal capogruppo Agus, mettendo in evidenza che tutti vogliamo una Sardegna migliore connessa con il resto del mondo, con una migliore qualità della vita, con un sistema economico sostenibile ed un turismo di qualità, capace di superare il divario con altre realtà. Abbiamo la responsabilità di cambiare le cose e questo compito in primis spetta alla maggioranza, ha aggiunto la Orrù, senza dimenticare che la Ue riconosce alcuni diritti alle isole ma è rigidissima su temi come tariffa unica più volte bocciata sul presupposto che mobilità ed accessibilità sono cose totalmente diverse ed è inutile cercare di dimostrare di essere più bravi o più furbi perché i rischi sono enormi, lavorando invece con quella maggiore onestà intellettuale che avrebbe suggerito di coinvolgere da subito il Consiglio regionale per arrivare ad una forte posizione unitaria.
Sempre per i Progressisti il consigliere Giuseppe Piu, componente della commissione Trasporti, ha lamentato che il tema non è mai stato affrontato in quella sede, forse perché l’assessore è stato in qualche modo esautorato dal suo ruolo, mentre il presidente della Regione dal primo aprile dell’anno scorso parlava di tariffa unica per i sardi e non. Mentre le responsabilità del Governo nazionale sono difficili da dimostrare, ha osservato il consigliere, il sistema economico regionale ha già subito un colpo pesantissimo ed è evidente che il modello della continuità deve essere cambiato anche se resta da vedere come, perché ad esempio gli scali sardi sono divisi e si vanno a cercare accordi e clienti per conto loro e lo stesso accade nei porti. Insomma, secondo Giuseppe Piu manca una visione strategica e per questo la preoccupazione è tanta, ed è tanta l’incertezza sulla qualità del servizio e sulle risorse che possiamo mettere in campo: parliamo di questo senza perdere altro tempo.
Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha messo l’accento sul fatto che il Consiglio è costretto ad una discussione imbarazzante simboleggiata dalla solitudine dell’assessore e dalle tesi degli stessi consiglieri di maggioranza che hanno solo tentato di trovare responsabili nella precedente amministrazione ma senza difendere la proposta della maggioranza per il semplice fatto che la proposta non c’è. Ma c’è di più, ha detto ancora Lai: tutte le decisioni sono state assunte fuori da quest’Aula, dalla revoca del bando della passata legislatura con alcun rilievi della Ue alla nuova soluzione al ribasso fino alla riproposizione della tariffa unica e della flotta sarda. Il fallimento è tutto vostro, ha concluso, anche per aver azzerato il ruolo del Consiglio sostituendolo con una narrazione che non ha nessun aggancio con la realtà: ritrovate il coraggio di confrontarvi con l’Aula e di costruire le condizioni per una proposta unitaria.
Il consigliere Giovanni Satta (Psd’Az) ha invitato l’Aula a ragionare con obiettività. «Sulla continuità aerea i problemi vanno avanti da tempo. Su un punto sono d’accordo con la minoranza: probabilmente occorreva parlarne prima in Commissione. E’ stato un errore non farlo». Satta ha poi ricordato quanto avvenuto nella scorsa legislatura: «La Giunta Pigliaru aveva indicato come assessore ai Trasporti Massimo Deiana, considerato un luminare in materia. Lo stesso Deiana era stato consulente della Giunta Cappellacci. Eppure non è riuscito a dare una svolta alla continuità territoriale aerea né a quella marittima. La verità è che noi non gestiamo i rapporti con Bruxelles perché parliamo con l’Europa attraverso l’Italia. Bisogna fare la voce grossa con il Governo nazionale. Oggi siamo al giorno zero, da qui bisogna ripartire. Cerchiamo di andare avanti tutti insieme».
La disponibilità a dare un contributo è stata offerta alla maggioranza dal consigliere del Pd Giuseppe Meloni: «Noi vogliamo discutere di questo argomento in Aula e nelle commissioni, il problema è che non si conosce ancora la posizione della Regione Sardegna – ha detto Giuseppe Meloni – i rilievi della Commissione Europea si conoscevano da tempo. La Giunta ha deciso di revocare il bando anziché cercare di condurre una battaglia a Bruxelles perché pretendeva la tariffa unica per residenti e turisti. Possibilità categoricamente esclusa dall’Unione Europea. Il risultato è quello previsto: oggi si gioca al ribasso. Attendiamo di conoscere la proposta della Giunta».
Per Piero Comandini (Pd) quello dei trasporti è un tema che da sempre scalda gli animi: «Questo perché in campo ci sono troppi interessi che si confrontano, di cittadini, imprese e operatori economici – ha sottolineato Comandini – è un tema sul quale ci si può anche dividere. Ciò che cerchiamo di dire è che c’è una responsabilità ben chiara del governo regionale. Non eravamo all’anno zero, abbiamo fatto una gara e assegnato le rotte. C’è stata una conclusione del bando. La responsabilità è di chi si è assunto la responsabilità di revocare quel bando. Il risultato è che oggi i sardi non possono beneficiare del regime di continuità territoriale aerea. Questo è il fatto grave sul quale dovete assumervi la responsabilità». Il consigliere del Pd ha poi stigmatizzato il fatto di non aver portato la discussione all’interno della commissione competente: «Non si possono non coinvolgere gli organismo consiliari perché altrimenti ci si ritrova in solitudine. Oggi discutiamo su mozioni presentate dal centrosinistra ma ancora non si conosce un documento ufficiale della Giunta». Piero Comandini ha quindi concluso il suo intervento invitando la Giunta a lavorare per dare risposte concrete ai sardi: «Voi oggi puntate sul turismo esperienziale, un nuovo modo di vivere la vacanza vivendo emozioni senza visitare i luoghi. Dite ai turisti: voi non dovete venire in Sardegna, fidatevi di ciò che vedete nei siti. Noi vogliamo invece un turismo vero e avere la certezza che si possa viaggiare in aereo».
Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha invitato l’aula a ragionare su un percorso comune per affermare il diritto alla mobilità di sardi: «Ieri è stata una giornata bellissima. Vorrei capire oggi quale sia il punto di caduta sulla continuità territoriale aerea. Avete tutte le ragioni per dire che poco è stato fatto negli anni passati. Noi con onestà intellettuale ci assumiamo tutte le responsabilità. Lo stesso dovete fare voi. Non è possibile che per 12 mesi non se ne sia parlato in commissione. Sappiamo benissimo che ci sono strumenti normativi ai quali dobbiamo sottostare. Sappiamo che i tecnocrati europei interpretano le norme sempre in maniera restrittiva. La minoranza è a disposizione. Se si revoca un bando lo si fa avendo una proposta alternativa, non si può proporre qualcosa che non c’è. Come dobbiamo comportarci con Bruxelles? Non è possibile che i sardi non possano decidere come muoversi. E’ un dovere politico e morale batterci per affermare questo diritto. Assumiamoci tutti le nostre responsabilità».
Dopo l’on. Cocco ha preso la parola l’on. Angelo Cocciu (Forza Italia), secondo cui “gli interventi, costruttivi e pacati, aiutano tutti ad arrivare alla migliore soluzione. In alcune situazioni, quando ci sono questioni importanti, bisognerebbe però dimenticare di essere opposizione e fornire un contributo costruttivo. Noi cerchiamo davvero di superare il problema e non abbiamo poltrito in questi mesi, a cominciare dall’assessore Todde. Ma il problema della continuità territoriale è davvero di difficile soluzione e non accettiamo di essere accusati di aver disfatto l’economia della Sardegna visto che in cinque anni voi avete distrutto edilizia, sanità e trasporti”.
E’ poi intervenuta per Cinque Stelle l’on. Desirè Manca, che ha detto: “Non mi interessano le responsabilità del passato ma è certo che dal 4 aprile 2019 noi dobbiamo rispondere tutti ai cittadini sardi. Lei è l’assessore ai trasporti, assessore Todde: e adesso lei deve rispondere ai sardi e spiegare perché la continuità territoriale è a rischio. Cosa avete fatto in questi dieci mesi? Nulla. Non siete stati capaci di fare nulla per i trasporti dei sardi. Non avete una risposta perché non avete fatto nulla. Siamo tutti d’accordo sula fatto che avanti a certi temi non ci sono bandiere politiche: peccato che l’impronta di chi governa sia sempre presente. Io so solo che il 16 aprile la Sardegna rimarrà isolata e voi non avrete risposte per nessuno, nemmeno per i sardi che dovranno andare oltremare a farsi curare”.
Per i Riformatori ha preso la parola l’on. Michele Cossa e ha invitato l‘Aula a “fare un salto di qualità e liberarci tutti della logica del rimpallo. Ma il tema della continuità territoriale è una declinazione del più ampio tema dell’insularità. Io ricordo la tariffa unica, la continuità territoriale 2 e ogni fase di questa storica di questa complicata vicenda. Purtroppo dobbiamo affrontare questo tema una volta per tutte, con serietà. E se questa giunta non è indenne da responsabilità e anche vero che ci sono colpe precedenti. Io so con certezza che uno dei primi dossier affrontati dal presidente Solinas è stato proprio quello della continuità territoriale. Ora noi abbiamo la necessità assoluta di affrontare l’emergenza ma dobbiamo aggredire la radice del problema, che è l’insularità”.
Sempre per la maggioranza ha preso la parola il leader di Sardegna 20/20, on. Stefano Tunis, secondo cui “l’opposizione si sta attaccando a tutto pur di cercare di metterci in difficoltà. Ma un velo pietoso andrebbe steso sulle cause della situazione che stiamo vivendo. L’assessore Todde merita un encomio perché non sue sono le responsabilità eppure in modo gandhiano le affronta. Non potete permettervi, cari colleghi dell’opposizione, di dire che il presidente Solinas non rispetta quest’Aula: non avete avuto prudenza e non ne avete. Dovete portare rispetto, parlate di meno e studiate di più: questo ci si attende da chi tra voi ha maggiore capacità”.
Per Forza Italia ha preso la parola l’on. Peru, che ha esordito così: “Capiamo molto bene il gioco delle parti ma la continuità territoriale è cosa seria e noi a oggi viviamo ancora affidandoci al decreto ministeriale del 2013, quello del governo Cappellacci. E’ un tema complesso: il legislatore comunitario con una mano ci dà la possibilità della continuità territoriale e con l’altra ci mette limiti su limiti. E voi lo sapete. Certo che maggioranza e opposizione devono essere uniti su questo tema ma a tutti noi spetta anche la proposta. Chiediamo al commissario europeo Paolo Gentiloni di aiutarci ad avere deroghe rispetto agli aiuti di Stato”.
Il Pd ha preso la parola con il capogruppo, l’on. Gianfranco Ganau, che ha detto: “Una vera continuità è possibile solo con il pieno riconoscimento della nostra insularità, io di questo sono convinto. E vi ricordo che siete stati voi, in campagna elettorale, ad annunciare che avreste garantito la continuità territoriale ventilando anche l’ipotesi di una flotta aerea sarda, non si sa bene su quali basi e su quali studi. Ma questa battaglia non la avete combattuta e adesso l’esito di questa trattativa con l’Ue non è scontato. Sappiamo solo che il 16 aprile non ci sarà più la continuità territoriale: questo Consiglio deve sapere tutto, deve essere informato su tutto. Dovete consentire ai sardi di superare questo momento di forte incertezza”.
Per il capogruppo del Psd’Az, l’on. Franco Mula, “l’errore è stato convocare oggi il Consiglio sapendo che oggi il presidente Solinas non sarebbe potuto essere qui. La Sicilia è stata bistrattata in questi giorni e il governo non preannuncia nulla di buono nemmeno per noi. Non abbiamo governi amici e nessuno che ci rappresenti nella comunità europea: questo mi preoccupa”.
L’on. Pierluigi Saiu è intervenuto per la Lega accusando l’opposizione di essere “troppo occupata a dimenticare di non aver fatto nulla per la continuità territoriale. Avete poco da indignarvi visto che tutte le vostre proposte sono state respinte in questi anni. Voi non avete dato soluzioni al problema della continuità territoriale, che non è un tema semplice e non è come vendere Coca cola allo stadio, per citare l’on. Li Gioi. Chi deve difendere il diritto alla mobilità dei sardi di fronte all’Ue? A chi spetta farlo? Deve farlo lo Stato italiano e deve farlo il governo italiano. E al governo italiano ci sono Pd e Cinque stelle. Quanto siete a Roma vi dimenticate dei sardi, cari colleghi dell’opposizione. E ve ne ricordate quando siete qui. Siamo rimasti solo noi a difendere gli interessi dei sardi, non voi che usate quest’Aula come palcoscenico per fare teatrino. Noi abbiamo fiducia nel lavoro dell’assessore Todde e del presidente Solinas”.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, ha criticato alcuni interventi della maggioranza tendenti a “rimpallare le responsabilità” («soltanto il consigliere Peru si è sottratto a questa pratica») ed ha ribadito l’urgenza di una soluzione per il trasporto aereo («non lo diciamo noi, lo chiedono le imprese e i cittadini sardi»). «Siamo preoccupati – ha affermato l’esponente della minoranza – e ricordatevi che se da domani il biglietto per il trasporto aereo costerà 200 euro, voi la legislatura non la finite di certo». Agus ha quindi ricordato le difficoltà degli operatori turistici che denunciano “pesanti disdette”ed ha quindi ricordato il bando per la continuità proposto dall’ex assessore del centrosinistra, Careddu («state riproponendo quel bando al netto delle correzioni richieste dall’Ue»). «La domanda è: visto che il bando che volete presentare è simile a quello fatto da Careddu che senso ha avuto aspettare dieci mesi?».
L’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, ha escluso in premessa intenti polemici pur non mancando di svolgere alcune “precisazioni sul passato” e di ricordare “l’eredità” della vertenza Air Italy – Alitalia («siamo riusciti però a mettere un tampone»). «Sulla continuità territoriale aerea – ha dichiarato subito Todde – sono preoccupato ma non mi sento responsabile di quanto sta accadendo in questi giorni». L’assessore ha quindi informato l’Aula sui passi fatti in sede governativa ed europea lamentando la scarsa attenzione dell’allora ministro Toninelli ai problemi dell’Isola: «Non sono mai riuscito a incontrare Toninelli anche quando era in un governo cosiddetto amico, neppure quando per ben due volte ci ha convocato con urgenza per la crisi del Porto canale di Cagliari e davanti a 210 licenziamenti». «Ho incontrato, insieme con il presidente Solinas, la ministra De Michelis – ha proseguito l’esponente della Lega – soltanto grazie all’intervento di una mia conoscenza personale che è introdotta nel Pd romano». L’assessore ha precisato che la ministra De Michelis e il ministro per il Sud, Provenzano, hanno condiviso l’impostazione della Regione con la cosiddetta tariffa unica che è stata invece respinta dall’Unione Europea.
L’assessore ha quindi descritto la proposta della Regione illustrata nell’incontro del 3 febbraio in videoconferenza con i tecnici dell’Ue, del ministero e della rappresentanza del governo a Bruxelles: tariffa differenziata per i residenti (20 euro per Roma e 30 euro per Milano, più le tasse) e doppia per i non residenti in Sardegna ad esclusione dei quattro mesi estivi dove la tariffa è libera. «La commissione europea – ha aggiunto Todde – ha chiesto sette mesi di tariffa a mercato libero per i non residenti, da marzo a ottobre, ed abbiamo valutato anche questa soluzione». «Alle 13 di ieri – ha dichiarato Todde – la rappresentante del governo mi ha comunicato il sostanziale via libera dell’Ue alla nostra proposta ma, con grande rammarico, dopo tre ore di confronto e discussione, i tecnici della commissione europea ci hanno comunicato che era necessario un aggiornamento».
L’assessore nel proseguo del suo appassionato intervento non ha nascosto la preoccupazione per la situazione creatasi («non dormo la notte») e non è stato in grado di fornire al Consiglio certezza nei tempi di risposta dell’Ue: «Aspettiamo una risposta dalla commissione, ho cercato invano di contattare il ministro e ho chiesto spiegazione alla rappresentanza italiana, ma non so dire quando la risposta arriverà».
In sede di replica è quindi intervenuta la vice presidente della Giunta, Alessandra Zedda, che ha precisato la posizione dell’esecutivo in ordine alla ipotesi di una flotta aerea sarda. «Non pensiamo alla flotta sarda – ha dichiarato l’esponente di Forza Italia – ma una flotta che possa consentire ai sardi di arrivare nel Continente non possiamo escluderla». L’assessora ha parlato di “situazione di estrema complessità” e ribadito la necessità di soluzioni alternative, compresa quella di una “flotta area indipendente”. In conclusione del suo intervento, Alessandra Zedda, ha rivolto accuse al governo “per non aver difeso i diritti della Sardegna in Europa” e guardando i banchi dell’opposizione ha affermato: «Dall’Europa abbiamo ricevuto lo stesso trattamento che è stato riservato a Pigliaru».
Il primo firmatario della mozione 142, Francesco Agus (Progressisti), ha parlato di risposte “che non ci tranquillizzano” e ha messo in dubbio la capacità del governo regionale “di cimentarsi nell’aviazione civile, viste le evidenti difficoltà a gestire anche l’ordinaria amministrazione”. Agus ha accusato l’esecutivo di “essersi affidato ai contatti informali e alle rassicurazioni elettoralistiche”: «Dovevate venire in Consiglio e affrontare il tema con un atto di indirizzo che mettesse nero su bianco il minimo livello da ottenere nel confronto con lo Stato e l’Europa». L’esponente della minoranza ha comunque riconosciuto all’assessore Todde “onestà e coraggio” ma ha incalzato la giunta e la maggioranza: «È inutile cercare qualche altro colpevole diverso da voi, spetta a voi risolvere il problema della continuità territoriale».
Il firmatario dell’interpellanza, Giuseppe Meloni (Pd), si è detto insoddisfatto della risposta della Giunta ed ha accusato l’assessore Giorgio Todde di “aver taciuto sulle intenzioni di Air Italy a Olbia”. «Apprendo – ha dichiarato l’esponete della minoranza – che abbiamo perso dieci mesi per difendere un bando peggiorativo di quello che vi abbiamo chiesto di difendere dieci mesi fa».
Il consigliere Massimo Zedda (Progressiti) ha dichiarato voto favorevole alla mozione («suggerisco alla maggioranza di non alzare i toni con l’Europa e all’assessore di evitare di rivolgersi agli amici per incontrare i ministri e di servirsi della batteria del Viminale per fissare gli appunatmenti con i rappresentanti istituzionali»). Roberto Deriu (Pd) con tono ironico ha affermato «Parlo in dissenso con l’opposizione perché sono reduce da una seduta spiritica, non c’è niente da temere ed è tutto a posto come dimostra l’allegria della Giunta, ma voto a favore per non irritare l’onorevole Francesco Agus».
Gianfranco Satta (Progressisti) ha dichiarato voto favorevole («apprezzo l’intervento di replica della giunta ma mi preoccupa la scarsa informazione al Consiglio e alle parti sociali»). Antonio Piu (Progressisti) favorevole («mi vergogno di come alle volte alcuni consiglieri di maggioranza indirizzano il dibattito: la luna di miele è finita ed è bene evitare ripetere che chi c’era prima ha fatto peggio»). Favorevole anche Maria Laura Orrù: «Voto a favore e apprezzo la sensibilità dell’assessore Todde ma con gli slogan non si risolvono i problemi».
Voto contrario è stato invece annunciato anche dal consigliere del Psd’Az Giovanni Satta che ha difeso l’idea del varo di una flotta sarda, «strumento per arrivare a un calmieramento dei prezzi e misura per garantire la mobilità dei sardi».
Voto contrario di tutti i consiglieri sardista è stato annunciato dal presidente del Gruppo Psd’Az, Franco Mula: «Non ho notato spirito unitario da parte dell’opposizione, c’è sempre qualcuno che si vuole distinguere, per questo ricordiamo cosa è stato fatto in passato. Non dobbiamo essere vincolati a Bruxelles, se abbiamo altre idee mettiamole in campo, se riusciamo a trovarne una condivisa andiamo avanti insieme».
Giuseppe Meloni (Pd) ha contestato l’atteggiamento della maggioranza: «Bocciare questa mozione è molto di più che bocciare un ordine del giorno. Il centrosinistra si sta prendendo le proprie responsabilità. Non è una semplice mozione, il centrodestra dovrebbe votarla e iniziare insieme a noi un percorso che si sarebbe dovuto intraprendere 10 mesi fa. Si sta mettendo un punto gravissimo che ci porterà a perdere la continuità territoriale in Sardegna. Torno a casa deluso e molto preoccupato per quello che ci aspetta».
Voto favorevole ha annunciato il capogruppo di Leu Daniele Cocco: «La serata è servita a poco. Ho apprezzato l’intervento dell’on. Peru che è stato l’unico a portare avanti una proposta seria. Apprezzo anche l’intervento dell’assessore, l’unica cosa che gli rimprovero è quella di non aver coinvolto il Consiglio sulle mancate risposte da parte del Ministero».
Il presidente della Commissione Trasporti Giuseppe Talanas si è detto deluso dell’andamento della seduta: «Non è stato dato nessun contributo concreto alla Giunta e all’assessore che stanno portando avanti una battaglia da mesi». Talanas ha poi difeso l’operato della Commissione: «Gli ordini del giorno li decide l’Ufficio di Presidenza del quale fanno parte anche due membri della minoranza. Gli impegni della Giunta hanno impedito di convocare la Commissione. Per questo si è deciso, di comune accordo, di concentrarsi su altre questioni. La Quarta Commissione ha portato a termine tutti i provvedimenti in carico».
Il capogruppo del movimento 5 Stelle Desirè Manca ha espresso meraviglia per la decisione della maggioranza di votare contro la mozione: «Da una parte si invoca unità sui grandi temi e poi, invece, si vota contro un’iniziativa che mira a ridare centralità al Consiglio su una questione vitale per i sardi».
Michele Ennas (Lega) ha attaccato l’opposizione: «L’assessore Todde ha spiegato il percorso intrapreso dalla Giunta. Chi è mancato in questa vertenza siete voi. L’opposizione poteva attivarsi per favorire l’incontro con i ministri del proprio Governo. Qualcuno spera che il sistema salti. Qualcuno non ha mosso un dito per la propria Regione. Chi è fuori tempo massimo non siamo noi ma voi, noi stiamo cercando di affermare la nostra autonomia. Siamo preoccupati, ma stiamo lavorando per risolvere una vertenza fondamentale la cui responsabilità è in carico alla Giunta precedente».
A Ennas ha replicato Eugenio Lai (Leu): «Il suo intervento è basato sul nulla, non ha dato risposte, si è limitato ad attaccare l’opposizione e lo ha fatto in modo confuso. Noi vogliamo provare a lavorare in modo serio. Faccio un appello al presidente della Commissione speciale sull’Insularità Michele Cossa: scriva lei una nota al presidente Gentiloni per ribadire con forza la richiesta di una modifica delle norme sugli aiuti di Stato. Nel frattempo si chieda una proroga dell’attuale regime di continuità aerea».
Francesco Stara (Italia Viva) ha rivolto un appello all’Aula: «Si sente parlare di continuità territoriale da 20 anni. Apprezzo quanto dice l’assessore Zedda. Sono certo che l’Ue concederà una proroga, nel frattempo è nostro dovere sederci per provare a elaborare insieme una proposta».
Per Michele Cossa (Riformatori) la maggioranza non può che respingere la mozione: «Sta nel gioco delle parti, il problema è un altro. Non è con la petulanza nei confronti dell’Europa che si ottengono risultati, Si deve prendere atto che esistono delle regole e che devono essere applicate. La burocrazia applica norme che vengono scritte dalla politica». Rivolto all’on. Lai ha aggiunto: «Occorre evitare il salto nel buio. Non credo che il mercato sia il diavolo, ma sono d’accordo che servano regole di protezione. Oggi bisogna salvare il salvabile prendendo atto che la Giunta da sola si trova a trattare con una parte che non è disposta ad ascoltare. Confido che l’unità e la coesione del Consiglio possa aiutare questo processo».
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha ribadito la disponibilità a lavorare a una soluzione: «La cosa incredibile è che il Consiglio per dieci mesi sia stato tenuto all’oscuro delle trattative condotte dalla Giunta con il Ministero e l’Europa – ha detto il capogruppo del Pd – la proposta illustrata oggi dall’assessore la considero al ribasso. C’era un bando che si è deciso di revocare pretendendo di riscrivere le regole della continuità. Se non si fa un’interlocuzione forte, la Commissione Europea decide da sola. Noi abbiamo dato piena disponibilità per una battaglia comune, fino ad oggi non potevamo farlo perché non conoscevamo nulla dell’azione portata avanti dalla Giunta».
Terminati gli interventi, il presidente Michele Pais ha messo in votazione la mozione che è stata respinta con 30 voti contrari, 21 a favore ed un astenuto.
Subito dopo il presidente ha messo in votazione una mozione unitaria sulla situazione dei lavoratori Bricocenter del centro commerciale Auchan di Cagliari-Pirri. Il documento, che impegna la Giunta a porre in essere tutte le iniziative per scongiurare il licenziamento di 19 dipendenti, è passato all’unanimità (52 voti favorevoli su 52 votanti).