Potere d’acquisto delle famiglie, sanità, lavoro, trasporti, energia, i temi al centro dell’incontro avvenuto in mattinata a Villa Devoto tra il presidente della Regione, Christian Solinas e i segretari di Cgil, Fausto Durante, Cisl, Gavino Carta, e Uil, Francesca Ticca. Nel corso dell’incontro Christian Solinas ha affrontato i temi che impattano maggiormente sul sistema delle famiglie e delle imprese condividendo con i sindacati la necessità di affrontare le diverse emergenze con spirito collaborativo e nell’interesse della Sardegna e dei sardi.
Sui trasporti il presidente della Regione ha ribadito la necessità di garantire il diritto alla mobilità ai sardi e a chi visita l’Isola.
«I sardi che si spostano per motivi di lavoro, per motivi di studio o di salute – ha detto Christian Solinas – hanno bisogno di avere certezza di collegamenti; certezza di potersi spostare sempre allo stesso prezzo, sempre con le stesse frequenze, possibilmente con aerei che abbiano una certa e discreta qualità. Su questo stiamo lavorando di concerto con l’Unione europea, per far comprendere a Bruxelles che il sistema della nostra Isola non può basarsi solo sulle low cost.»
«Le politiche del lavoro restano al centro dell’agenda regionale, così come le politiche sociali e socio-sanitarie», ha spiegato il presidente Christian Solinas evidenziando la volontà della Regione di affrontare le tematiche più urgenti garantendo al sistema quella spinta vitale di cui necessita all’indomani della crisi pandemica. Dopo aver posto l’accento sull’importante sforzo compiuto per tenere in ordine i conti (nel corso della legislatura è stato interamente azzerato il debito ereditato dal 2018 pari a 888 milioni di euro, cifra che comprendeva anche il disavanzo della sanità), il presidente della Regione ha evidenziato la necessità di «affrontare il tema della spesa sanitaria di cui la Sardegna si fa carico da sola. L’aumento del costo della farmaceutica, dell’ospedaliera e dell’extra ospedaliera incide in maniera enorme perché siamo una regione caratterizzata da malattie rare come nessun’altra regione d’Italia. È sbagliato pensare di ‘omologare’ un Paese che ha nelle sue diversità la propria forza. Le esigenze, anche in ambito sanitario e nell’erogazione dei servizi, in Sardegna sono ben diverse e hanno costi differenti rispetto ad altre regioni o città».
Sull’energia il presidente della Regione ha ribadito che l’Isola non può divenire una colonia energetica: «Chiediamo di sederci a un tavolo con il Governo per programmare, anche in tema di energie rinnovabili. La Sardegna merita di essere considerata come una Comunità energetica regionale che garantisca all’Isola non denaro ma uno stock di energia».
«Su tutti questi temi è necessario – ha concluso il presidente della Regione – che ci sia una consapevolezza condivisa tra governo regionale e parti sociali.»
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a convocare tavoli specifici Regione-Sindacati con gli assessori di riferimento.