La Seconda commissione, presieduta da Franco Stara (Iv), ha svolto una serie di audizioni in materie di lavoro, appalti, edilizia e trasporto scolastico. L’assessora Alessandra Zedda (Fi) è stata la prima ad intervenire ed ha affrontato il tema dei cosiddetti “lavoratori in utilizzo” che, attraverso una loro delegazione, nei giorni scorsi avevano lamentato, proprio dinanzi al parlamentino del Lavoro, ritardi e difficoltà nell’applicazione della norma regionale che ne favorisce la stabilizzazione nell’ente in cui prestano servizio, con oneri a carico della Regione. L’assessora ha quindi confermato, insieme con la proroga fino al 2023 della legge Madia, anche la copertura dei costi, fino al 2025, per la stabilizzazione dei lavoratori che prestano servizio principalmente nelle Asl e nei Comuni. Il problema, così come è stato evidenziato dagli intervenuti, riguarda, soprattutto, i piccoli comuni che – come hanno affermato nell’apposita audizione sulla materia, il presidente dell’Anci (Emiliano Deiana) e l’assessore degli Enti Locali (Quirico Sanna), non hanno le risorse necessarie per poter procedere con assunzioni a tempo indeterminato. L’altro problema delle amministrazioni locali è legato alla mancanza di capacità assunzionale, che invece ha numeri più favorevoli nelle Asl che, così come affermato dall’assessora Alessandra Zedda, hanno confermato l’impegno a procedere con le stabilizzazioni nel 2022 e nel 2023.
L’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu (Udc), è stato invece chiamato a rispondere sullo stato di salute degli edifici scolastici, anche alla luce del drammatico crollo del soffitto dell’aula magna della facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari. L’assessore ha quindi rimarcato gli ambiti di competenza (dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola superiore) ed ha schematicamente illustrato i numeri del programma Iscol@. Varato nel 2019, conta risorse programmate per l’edilizia scolastica per oltre 265 milioni di euro. Conclusi due cicli di programmazione triennale, vanta oltre 2.000 interventi: 898 conclusi e 860 con lavori in corso. Gli interventi – ha spiegato l’assessore – sono stati realizzati in 318 enti locali su un totale di 328 enti proprietari di edifici scolastici, mentre gli arredi rinnovati ammontano a circa 29 milioni per le 420 scuole interessate. Sono 58, invece, i concorsi di progettazione banditi, per un totale di oltre 215 milioni,e finalizzati a realizzare nuovi edifici scolastici. Andrea Biancareddu ha quindi auspicato maggiori risorse a valere sul fondo emergenze ed ha rassicurato sulla generale condizione degli edifici: «Non abbiamo mai avvertito il pericolo di situazioni drammatiche come quella verificatasi qualche giorno fa nell’Ateneo cagliaritano».
In ordine alle problematiche del trasporto scolastico, l’assessore ha illustrato quanto di competenza dell’assessorato e cioè lo stanziamento annualmente ripartito tra i Comuni che ne fanno richiesta. «Siamo passati – ha dichiarato Andrea Biancareddu – dai 3.700.000 euro stanziati nel 2019 agli attuali 7.350.000 per soddisfare le attese delle amministrazioni locali e i bisogni di trasporto degli studenti».
Sull’argomento sono entrati più nel dettaglio il direttore dell’Arst, Carlo Poledrini, e la direttrice generale dell’assessorato dei Trasporti, Gabriella Massidda, che hanno ammesso alcune delle criticità emerse nel corso della recente audizione di un comitato di studenti pendolari in ordine ai disservizi del collegamento scolastico nel Medio Campidano. Il dottor Carlo Poledrini e la dottoressa Gabriella Massidda hanno però ribadito la sostanziale risoluzione dei problemi attraverso l’entrata in servizio dei nuovi autobus che presto saranno in dotazione al trasporto pubblico locale ed hanno auspicato una maggiore collaborazione con il sistema scolastico e i Comuni, soprattutto per ciò che attiene il numero dei pendolari, la provenienza degli stessi e gli orari delle lezioni.
La direttrice del centro regionale della committenza, dottoressa Cinzia Lilliu, è invece intervenuta nel corso dei lavori della commissione, per rassicurare sulla previsione, in sede di aggiudicazione delle gare del sistema regione, della cosiddetta clausola di salvaguardia nel cambio appalto. «Una clausola – ha spigato Cinzia Lilliu – la cui applicazione è da considerarsi, anche alla luce delle recenti pronunce della giurisprudenza, elastica nella sua applicazione e compatibile con l’esercizio della libertà di impresa». Il tutto, per ribadire l’impegno a salvaguardare la continuità occupazionale, soprattutto nel comparto dei servizi di pulizia, vigilanza e portierato, che non può prescindere però dalle sensibilità dell’operatore economico interessato e da quella dell’ente in cui i sevizi vengono svolti. La direttrice della committenza regionale ha quindi auspicato un confronto sull’opportunità di migliorare le clausole di salvaguardia, citando come esempio i provvedimenti approvati nella regione Lazio che, insieme con la continuità occupazionale, salvaguarda efficacemente anche l’anzianità di servizio.