«La “Società chimica Assemini” srl, con sede legale a Pisa, controllata dal Gruppo Todisco, attualmente sotto inchiesta a Brescia per i reati di disastro ambientale, deposito incontrollato di rifiuti speciali ed inquinamento ambientale nel sito produttivo Cloro-Soda della Caffaro Brescia, sta per completare l’acquisizione dell’impianto Eni Cloro-soda Contivecchi di Macchiareddu. Abbiamo sollevato il problema già da mesi, chiedendo massima attenzione su questo tema, strategico per l’intero comparto, e anche per i riflessi sull’occupazione e per la gestione del ciclo dell’acqua in Sardegna.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali dei Riformatori sardi Michele Cossa e Sara Canu.
«Oggi abbiamo presentato un’interrogazione urgente nella quale chiediamo al presidente della Giunta regionale di intervenire con immediatezza e in modo formale sul Mise affinché ENI ritiri subito la procedura di cessione del ramo d’azienda cloro soda, così da salvaguardare la concessione mineraria sottoscritta, che prevede come elemento giuridico imprescindibile la funzionalità tecnica unitaria del comparto saline ed e dell’impianto produttivo elettrolisi da parte della Ing. Contivecchi Spa. Inoltre – concludono Michele Cossa e Sara Canu – sollecitiamo l’istituzione un tavolo di lavoro con i vertici di ENI per la verifica dei progetti futuri e la bonifica per il sito di Macchiareddu: si tratta di un sito strategico per tutta la Sardegna che deve dare le massime garanzie sul piano della salvaguardia dell’occupazione e del rispetto dell’ambiente.»