La Commissione Bilancio del Consiglio regionale ha concluso il ciclo di audizioni sulla manovra finanziaria 2023-2025. Dopo parti sociali, organizzazioni datoriali e mondo del credito, il parlamentino presieduto da Stefano Schirru ha sentito i rappresentanti delle università, degli enti locali e del Terzo Settore.
Per gli atenei sardi la Commissione ha ascoltato il rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti che, in premessa, ha ringraziato la Regione per il sostegno finanziario assicurato all’istruzione pubblica. «Senza i fondi regionali – ha detto Gavino Mariotti – la nostra sopravvivenza sarebbe a rischio».
Il rettore ha poi elencato una serie di attività svolte dall’Università di Sassari che hanno permesso all’Ateneo di classificarsi al secondo posto in Italia per spendita di risorse e progettualità: «Con i fondi regionali – ha proseguito Gavino Mariotti – facciamo del nostro meglio. Ciò che occorre però è una programmazione più incisiva e prevedere, per esempio, una quota di investimenti per la progettualità. Serve nuovo personale per intercettare fondi europei e nazionali. Risorse che consentirebbero agli atenei sardi di fare un salto di qualità». Recentemente l’Università di Sassari ha vinto un bando del Pnrr che, complessivamente, avrà una ricaduta economica di circa 200 milioni di euro: «E’ un progetto realizzato in sinergia con il Banco di Sardegna, la Camera di Commercio, l’Autorità Portuale e l’endorsement della Regione Sardegna – ha sottolineato il rettore – avrà effetti positivi anche per il settore produttivo». L’obiettivo finale è modernizzare le università affiancando alle attività didattiche anche quelle di servizio.
Assenti i rappresentanti di Anci e Unioni delle Province, è toccato al Presidente dell’Asel Rodolfo Cancedda illustrare le proposte di modifica alla finanziaria. L’Associazione degli enti locali rappresenta 185 comuni sardi. Tra questi anche grandi città come Cagliari, Olbia, Carbonia e Iglesias. «Bene gli stanziamenti a favore di comuni e province – ha detto Rodolfo Cancedda – rileviamo solo due carenze: la mancanza di fondi per la formazione degli amministratori locali e gli indirizzi delle misure per la lotta allo spopolamento dei piccoli comuni». Sul primo punto, l’Asel ha chiesto un contributo per le attività che si tengono nel territorio: «Lo scorso anno abbiamo organizzato 18 incontri in presenza per formare giovani amministratori e sindaci al primo mandato – ha detto Cancedda – per queste attività sarebbe opportuno prevedere un piccolo aiuto». Sulle norme antispopolamento, il presidente dell’Asel ha avanzato una proposta di modifica della norma: «Chi va a vivere nei piccoli comuni approfittando degli incentivi per l’acquisto di prime case sono soprattutto anziani. Servirebbe invece un’incentivazione più efficace rivolta alle giovani coppie. Se non si fanno figli i piccoli paesi sono destinati a scomparire».
La Commissione ha poi sentito i rappresentanti di Fan, Fish, Anas e Unms sulle politiche si supporto al terzo settore. I responsabili delle associazioni di volontariato hanno espresso un giudizio positivo sulle risorse stanziate a favore del settore in particolare per i fondi per i non autosufficienti e i disabili gravi, a valere sulla legge 162 e sui progetti “Ritornare a casa Plus”. Le associazioni Fand e Fish hanno segnalando alcune criticità, tra queste il mancato finanziamento della legge n.14 del 2022 per gli interventi a favore delle persone autistiche e il mancato riparto dei fondi previsti dal decreto del 29 luglio 2022 sempre destinati alle persone con disturbi dello spettro autistico.
Da Anas Soccorso Sardegna è invece arrivata la richiesta di un potenziamento delle postazioni base: «La situazione della sanità sarda è drammatica, soprattutto nelle zone interne – ha detto Roberto Rugolo – le postazioni di base coprono l’80% degli interventi di emergenza urgenza dell’Areus. Ma non basta, servono nuove risorse e più postazioni». Da Anas è anche arrivata la proposta, in attesa di un rafforzamento dei presidi medici nel territorio, di utilizzare le farmacie come primo presidio sanitario.
Al termine delle audizioni il presidente Stefano Schirru ha ringraziato i commissari per il lavoro svolto: «Sono state due giornate impegnative con le audizioni delle parti sociali – ha detto Stefano Schirru – dalla prossima settimana inizieremo la discussione generale della manovra con l’obiettivo di consegnarla all’Aula in tempi rapidi». La Commissione si riunirà martedì 5 gennaio alle 10.00.