«Per la prima volta, abbiamo approvato il ‘Piano delle Azioni positive’, programmando alcune importanti iniziative che la Regione attuerà per favorire il benessere organizzativo dei dipendenti, soprattutto attraverso la conciliazione tra responsabilità familiari ed esigenze lavorative, anche in base alla nuova realtà ed all’esperienza determinata dall’emergenza sanitaria, che con il lavoro a distanza ha ridotto gli spazi tra tempi di vita e tempi di lavoro.»
A dichiararlo è stata l’assessora regionale del Personale, Valeria Satta, dopo il via libera della Giunta regionale alla delibera sul “Piano triennale delle azioni positive 2020-2022”, che ora dovrà essere predisposto da tutte le amministrazioni pubbliche.
«Sono allo studio una serie di iniziative per i genitori lavoratori, tra queste la creazione di baby parking e l’organizzazione di attività educative o ludiche nel periodo di chiusura delle scuole – ha aggiunto Valeria Satta -. Particolare attenzione per le esigenze del personale disabile, studiando progetti di inserimento lavorativo o forme più adeguate di formazione, e stiamo pensando ad istituti come il congedo per favorire i lavoratori che hanno un familiare da assistere e la previsione della creazione di un punto di ascolto a tutela delle lavoratrici. Contenuti discussi anche coi sindacati, che hanno espresso il loro apprezzamento e manifestato piena disponibilità a collaborare per portare avanti le iniziative del Piano.»
A dichiararlo è stata l’assessora regionale del Personale, Valeria Satta, dopo il via libera della Giunta regionale alla delibera sul “Piano triennale delle azioni positive 2020-2022”, che ora dovrà essere predisposto da tutte le amministrazioni pubbliche.
«Sono allo studio una serie di iniziative per i genitori lavoratori, tra queste la creazione di baby parking e l’organizzazione di attività educative o ludiche nel periodo di chiusura delle scuole – ha aggiunto Valeria Satta -. Particolare attenzione per le esigenze del personale disabile, studiando progetti di inserimento lavorativo o forme più adeguate di formazione, e stiamo pensando ad istituti come il congedo per favorire i lavoratori che hanno un familiare da assistere e la previsione della creazione di un punto di ascolto a tutela delle lavoratrici. Contenuti discussi anche coi sindacati, che hanno espresso il loro apprezzamento e manifestato piena disponibilità a collaborare per portare avanti le iniziative del Piano.»
Antonio Caria