La Giunta regionale e la Maggioranza hanno approvato oggi in Consiglio regionale la legge di modifica della L.R. n. 47/2018. Le motivazioni sono state quelle di trovare una soluzione alla vertenza a pochi giorni dalla cessazione dell’ARAS, e di far fronte all’ordinanza del TAR del 21 dicembre scorso, che ha ritenuto fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata da un ricorso sulla L.R. n. 47, ed ha rinviato la questione all’esame appunto della Corte costituzionale. Come si era capito già nei giorni scorsi, la Giunta e la Maggioranza hanno stabilito di sostituire il concorso riservato per 225 dipendenti ARAS con un concorso pubblico, decidendo così di sacrificare le garanzie che la L.R. n. 47 aveva previsto per i lavoratori di ARAS, e cancellando un percorso politico e legislativo durato più di dieci anni, che nel 2018 si era definito attraverso un confronto serrato e approfondito tra gli allora Assessori del Personale e dell’Agricoltura ed il Governo dell’epoca, con i ministri della Funzione Pubblica Buongiorno e dell’Agricoltura Centinaio.
Ribadiamo di considerare gravissima questa scelta, che lascia i lavoratori in una condizione di precarietà e di incertezza dopo oltre 30 anni di qualificato servizio alle aziende zootecniche sarde per conto della Regione, prevedendo soltanto l’assunzione a tempo determinato per il tempo strettamente necessario ad espletare i concorsi pubblici.
Riteniamo, come abbiamo inutilmente rappresentato alla Giunta ed agli esponenti della Maggioranza, che la questione posta dal TAR potesse essere affrontata con dei correttivi alla L.R. n. 47, in analogia ad altre norme regionali in materia di assunzione, attraverso il principio della “concorsualità attenuata” e mantenendo la selezione riservata per il personale dell’ARAS in possesso dei requisiti individuati nel 2009. Solo l’eventuale esito negativo del confronto con il Governo su questa ipotesi avrebbe giustificato una decisione come quella assunta oggi.
Esprimiamo perciò grande amarezza, augurandoci che quanto meno si provveda ad assumere immediatamente i lavoratori ARAS e a far ripartire dai primi di gennaio il servizio essenziale che svolgono, garantendo il proseguimento della Misura 14 sul benessere animale e l’attività del Laboratorio di Oristano, indispensabile strumento per gli allevatori e le aziende sardi.
Gaia Garau (UILA)
Giampaolo Spanu (UIL FPL Comparto Regione)