La Giunta regionale ha stabilito i criteri per l’erogazione delle risorse stanziate con l’ultima Finanziaria a favore degli oratori. L’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, ha definito l’impegno in questa direzione della Regione «fondamentale per favorire e sostenere la formazione e la socializzazione dei giovani. Si tratta di un aiuto verso quelle strutture che consideriamo capaci di accogliere ragazzi e ragazze in un’ottica di condivisione, dialogo e confronto, elementi imprescindibili per costruire la società del domani».
Con le delibere appena approvate sono stati stabiliti i criteri per l’assegnazione delle risorse, passaggio necessario per liberare le risorse. Al comune di Calangianus (beneficiario) per l’oratorio di Santa Giusta andranno 580mila euro. Alla diocesi di Iglesias (beneficiario) andranno 25mila euro per il completamento dell’oratorio Papa Francesco nella Parrocchia San Pio X. Alla diocesi di Ozieri (beneficiario) andranno 200mila euro per l’ultimazione dei lavori dell’oratorio San Nicola 200mila euro. Nel comune di Assemini, alla parrocchia Beata Vergine del Carmine (beneficiario), andranno 50mila euro per la manutenzione dell’Oratorio. Per la riqualificazione delle strutture oratoriali (tra cui cinema teatro, impianti sportivi) di via Don Bosco a Cagliari sono stati previsti 800mila nel 2023 e 500mila nel 2024.
Più in generale, con l’ultima Finanziaria sono stati stanziati quindici milioni nel triennio (cinque ad annualità e aggiuntivi rispetto agli interventi oggetto delle ultime delibere) per favorire le attività dei centri di aggregazione e formazione sociale e di contrasto alle deviazioni giovanili in tutto il territorio regionale. Si tratta di risorse per la realizzazione di progetti, attività, ampliamenti e miglioramenti delle strutture che fanno capo alle Parrocchie. Anche con questo stanziamento, la Regione, attraverso l’assessorato degli Enti locali, prosegue con il sostegno alle strutture che favoriscono la socializzazione, la formazione e l’educazione dei giovani nel territorio regionale, accogliendoli e incentivando l’inclusione sociale dei territori.