La commissione Lavoro, Cultura e Pubblica Istruzione, presieduta da Alfonso Marras (Psd’Az), ha espresso parere favorevole, per le parti di propria competenza, alla proposta di legge n. 284 (Giagoni e più) “Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale”. Il sì è arrivato dai quattro consiglieri della maggioranza mentre voto contrario hanno dichiarato gli esponenti di Pd, 5 Stelle e Progressisti.
Gli assessori della Pubblica Istruzione e Cultura Andrea Biancareddu (Udc), e del Lavoro, Alessandra Zedda (Fi), nel corso delle rispettive audizioni, hanno avuto modo di approfondire e illustrare le misure e gli stanziamenti previsti nella proposta di legge cosiddetta “ominibus” e che agli articoli 6, 15, 20, 22, 23 e 24 tratta gli argomenti riferiti alla Cultura e all’Istruzione mentre riserva all’articolo 7 la trattazione dei temi del Lavoro.
I consiglieri della minoranza, con in testa Piero Comandini (Pd), hanno preliminarmente concentrato le loro attenzioni su una serie di questioni procedurali, chiedendo l’immediata convocazione in audizione dei proponenti il testo di legge per la necessaria illustrazione e la programmazione delle audizioni dei portatori di interesse ad incominciare dai rappresentanti del mondo delle imprese e dell’istruzione, dei sindacati e delle associazioni.
Un vivace scambio di opinioni si è sviluppato poi sull’articolo 24 della proposta di legge che prevede la modifica della legge 22 sulla lingua sarda, introducendo nella norma la distinzione tra variante logudorese e campidanese. Accogliendo le richieste dei consiglieri della minoranza Piero Comandini (Pd), Desirè Manca (M5S) e Laura Caddeo (Progressisti) e anche del rappresentante del Psd’Az, Nanni Lancioni, l’assessore Andrea Biancareddu ha annunciato il ritiro del comma a) dell’articolo 24 e una sostanziale revisione anche dei commi b) e c).
Un’ulteriore polemica ha interessato lo stanziamento di 560mila euro previsto in favore dell’associazione di promozione sociale “APS La Sardegna verso l’Unesco” con la conseguente richiesta delle minoranze «perché si proceda ad un’immediata verifica su chi ricopra l’incarico di presidente dell’associazione».
Numerose le disposizioni in materia di lavoro con l’introduzione anche di importanti novità (istituzione di un apposito fondo lavoro e delle academy) e la riproposizione di una serie di aiuti, soprattutto per le categorie produttive escluse dai precedenti interventi di sostegno e di supporto per affrontare le conseguenze della crisi da Covid.
«Le legge – ha dichiarato in conclusione del suo intervento l’assessora Alessandra Zedda – potrà trovare piena applicazione e poter dare le risposte che tanti operatori e molti lavoratori attendono, soltanto se sarà approvata in tempi brevi dal Consiglio regionale, in caso contrario sarà difficile poter predisporre avvisi e bandi in tempi utili (dicembre 2021) per soddisfare le attese e le esigenze del mondo delle produzioni e del lavoro.»