La Regione ha chiesto al Ministero e alla Commissione Politiche Agricole l’inserimento degli ovini e caprini nel livello 2 dell’eco-schema 1 e i fondi integrativi nazionali. Lo ha fatto con una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida e al coordinatore Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Federico Caner, l’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta.
«In vista della prossima modifica al PSP ho rinnovato la richiesta di inserimento degli ovini e caprini nel livello 2 dell’eco-schema 1. Tale inserimento, ha detto l’Assessore Satta, potrebbe ovviare in parte alle perdite subite dalla Sardegna nell’attuale programmazione della PAC, complessivamente quantificate in oltre 300 milioni di euro nelle mie precedenti lettere. L’inserimento degli ovicaprini nel livello 2 dell’eco-schema 1, associato all’attuazione dell’intervento SRA30, se da un lato valorizza le funzioni “ambientali” del nostro sistema agro-pastorale, dall’altro, in perfetta coerenza con gli obiettivi della PAC, supplisce alla condizione di svantaggio dell’economia agricola sarda, più volte rappresentata e che le scelte fatte in passato per l’attuale PSP non hanno tenuto in debito conto, a discapito delle aspettative dei nostri agricoltori e allevatori.»
Le cause che hanno portato a tali perdite sono ricondotte al al mancato raggiungimento di una convergenza del 100% sui titoli, all’omessa considerazione della condizione di insularità in fase di riparto delle risorse FEASR e delle risorse integrative nazionali, come invece avveniva dal 2007 e all’inspiegata esclusione del comparto ovicaprino dal livello 2 dell’eco-schema 1.