Dopo otto anni di attesa (l’ultimo programma di spesa per questi interventi risale al 2012), la Regione recepisce le richieste dei Consorzi industriali provinciali per l’infrastrutturazione delle aree industriali della Sardegna: «Finanziamo alcuni importanti progetti – dice il presidente Christian Solinas – con l’obiettivo di migliorare la qualità e la competitività del sistema delle imprese operanti all’interno degli agglomerati industriali e per consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale. Era necessario prevedere un rafforzamento delle potenzialità e la riqualificazione delle aree industriali e produttive, mediante la realizzazione di nuove infrastrutture e servizi».
La Giunta regionale ha destinato 12 milioni di euro per il triennio 2020-2022 (2 milioni per il 2020 e 5 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022) a favore di sei Consorzi industriali provinciali, che gestiscono le aree industriali con dimensione sovracomunale, per la realizzazione di infrastrutture negli agglomerati industriali. Dopo le procedure di selezione degli interventi, presentati a seguito di un apposito Avviso, la Commissione, nominata per la valutazione dei progetti, ha formulato la graduatoria: al Consorzio industriale provinciale di Cagliari sono stati concessi 2 milioni 500mila euro; al Consorzio di Carbonia Iglesias 2 milioni 292mila; al Consorzio del Nord Est Sardegna-Gallura 2 milioni 279mila; al Consorzio dell’Oristanese 2 milioni 250mila; al Consorzio del Medio Campidano-Villacidro 1 milione 836mila; al Consorzio dell’Ogliastra 841mila.
«E’ necessaria anche una rivisitazione delle funzioni svolte in questi anni dai Consorzi industriali – sottolinea l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili – affinché gli agglomerati industriali siano maggiormente rispondenti alle mutate esigenze delle imprese e puntino sulla sostenibilità ambientale, mantenendo e rafforzando i vincoli di coesione sociale all’interno del territorio. Accompagneremo i Consorzi nella delicata fase di passaggio da una gestione meramente urbanistica ed amministrativa delle aree consortili a vere e proprie agenzie locali di attrazione degli investimenti, non solo industriali, ma anche nel settore dei servizi avanzati e della logistica, in grado di fare promozione delle rispettive aree presso investitori esterni, operando come terminali operativi di una strategia di attrazione di investimenti diretti esteri.»
«Inoltre – conclude l’assessore Anita Pili – dovrà essere incentivata la costituzione dei Poli di innovazione e delle Reti di impresa, con le aziende in veste di protagoniste. Conseguentemente nei Consorzi industriali, accanto ai servizi essenziali (gestione acqua, rifiuti, illuminazione, connettività, viabilità), dovranno trovare maggiore spazio i servizi per la sostenibilità ambientale (progettazione ecosostenibile, gestione energetica, riciclaggio rifiuti) e i servizi innovativi (logistica integrata, incubatori per nuove imprese, accesso alla formazione, redazione di progetti di sviluppo).»