«Una risposta concreta alle esigenze di tutti gli operatori del comparto e il riconoscimento del valore non solo economico ma anche sociale ed identitario di un settore strategico per la crescita della Sardegna.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, presentando oggi al tavolo del latte ovi-caprino la proposta di legge che prevede l’istituzione dell’Ente sardo per la pastorizia. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei pastori, delle organizzazioni agricole, degli industriali e del credito.
«In accordo con il presidente Christian Solinas – ha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia – abbiamo deciso di dedicare una struttura della Regione alla programmazione e allo sviluppo della pastorizia per tutelare e potenziare la competitività delle imprese del comparto con specifiche azioni di sostegno. È uno strumento sollecitato dai produttori di latte che sarà utile anche per assicurare la trasparenza”.
L’Ente sardo per la pastorizia, ha detto Gabriella Murgia, «sarà dotato di risorse umane e finanziarie già esistenti all’interno del sistema Regione e opererà nell’ambito delle norme comunitarie in materia (secondo quanto stabilisce il regolamento Ue 1308 del 2013 che contiene le norme organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli) e assumerà competenze che attualmente sono distribuite in diverse strutture, diventando in tal modo unico e specialistico punto di riferimento del nostro comparto ovi-caprino».
Per quanto riguarda l’accordo firmato il 9 marzo dell’anno scorso nella Prefettura di Sassari – che tra l’altro prevedeva che nel novembre del 2019 venisse calcolato il conguaglio sulla base dei prezzi medi ponderati del pecorino romano della Borsa di Milano per il periodo novembre 2018-ottobre 2019 – i tecnici dell’Osservatorio della filiera ovi-caprina di Laore hanno potuto rilevare i dati del prezzo del pecorino romano fino a novembre 2019, mentre i relativi quantitativi di vendita non risultano disponibili, per il periodo interessato dall’accordo. «Pertanto al momento – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – non è possibile calcolare la media ponderata necessaria per effettuare il conteggio del conguaglio.»