«La scorsa settimana, proprio nei giorni in cui il Consiglio regionale era impegnato a discutere la famigerata legge 107, sulla Riforma dell’Ufficio di Presidenza della Regione, ovvero il vergognoso provvedimento volto alla creazione di nuovi incarichi dirigenziali per un costo annuo esorbitante, che potrebbe oscillare tra i due milioni e mezzo e i sei milioni e mezzo di euro, la Regione Sardegna chiede ai medici e agli infermieri sardi di collaborare alla campagna vaccinale, e di farlo a titolo volontario e gratuito. Il paradosso è messo nero su bianco in due delibere a firma del commissario straordinario di ATS, Massimo Temussi: la numero 255 e la 257 del 14 aprile scorso. Attraverso queste due deliberazioni sono state indette due manifestazioni di interesse finalizzate alla formazione di un elenco di medici e infermieri per lo svolgimento dell’attività di somministrazione del vaccino contro il covid-19 negli hub vaccinali della Sardegna. Un lavoro oltremodo impegnativo che la Regione, impegnata nelle stesse ore a sfornare poltrone dagli stipendi d’oro, chiede ai lavoratori sardi, senza alcuna vergogna, che venga svolto gratuitamente.»
Lo dichiarano, in una mozione, i consiglieri regionali del Movimento Cinque Desirè Manca, Michele Ciusa, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas, che specificano: «Fermo restando che la scelta di proporsi in forma volontaria e gratuita al di fuori del proprio orario di servizio è in capo ai singoli professionisti l’emergenza sanitaria planetaria che stiamo vivendo impone a coloro che hanno la responsabilità di amministrare la res publica la diligenza del buon padre di famiglia. Per questo chiedo al Presidente Solinas di fare un passo indietro, di ritirare o se non altro sospendere il disegno di legge 107 fino al termine dell’emergenza Covid, e a impegnare con urgenza i fondi previsti per la creazione del suo nuovo staff al reclutamento del personale sanitario necessario al funzionamento di tutti gli hub vaccinali attivi o in procinto di essere attivati da Nord a Sud dell’isola».
Antonio Caria