«Dal 21 settembre i lavoratori di Forestas sono in presidio permanente davanti alla Canossa di Villa Devoto, in attesa di capire quali siano le intenzioni della Giunta sul loro conto e quali risorse essa intenda impiegare per rimettere in moto un’Agenzia che svolge un ruolo nevralgico nella nostra isola. I lavoratori di Forestas attendono di poter operare con serenità e con un contratto in mano, finalmente applicabile, adeguato ai compiti di protezione civile e di tutela ambientale che la legge affida loro.»
Lo dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico che aggiungono: «Forestas oggi è ferma al palo, ridotta ad un carrozzone inceppato, diminuita nel suo grande potenziale, osteggiata nel percorso intrapreso nella passata legislatura, già volto verso la giusta soluzione ai problemi contrattuali del personale, condizione necessaria, questa, per restituire operatività ed efficienza alla grande macchina.»
«Noi – aggiungono i consiglieri regionali del Pd – siamo al fianco dei lavoratori di Forestas, e chiediamo che la Giunta regionale mantenga gli impegni assunti e dia loro, dopo un anno e mezzo di promesse e di impegni disattesi, un contratto applicabile. Noi siamo al fianco dei lavoratori di Forestas e chiediamo che la Giunta regionale faccia chiarezza su quante e quali risorse intenda destinarvi (troppo poche quelle finora messe in campo), anche a beneficio delle dotazioni strumentali e logistiche dei territori, inadeguate e spesso insufficienti. Noi siamo al fianco dei lavoratori di Forestas e chiediamo alla Giunta regionale che dia corpo, negli atti e nei fatti, alle loro legittime attese, ponendo fine agli ostruzionismi e dando gambe al nuovo corso che la Sardegna attende da troppo tempo.»
«Chiediamo alla Giunta – concludono i consiglieri regionali del Pd -, dunque, che si assuma fino in fondo le proprie responsabilità, che mantenga gli impegni, che dia ai lavoratori un nuovo inquadramento contrattuale, a garanzia del loro ruolo e della vocazione storica di Forestas. Nell’interesse esclusivo dei territori e delle nostre comunità. Non è più tempo di annunci, non è più tempo di promesse. È il tempo dell’azione.»
Antonio Caria