La Quinta commissione Attività produttive del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha proseguito nelle audizioni aventi per oggetto il comparto pesca ed in particolare le difficoltà attraversate dai compendi ittici dell’oristanese e dell’intero territorio sardo.
Il presidente di Agci, Giovanni Loi, e il responsabile di settore di Legacoop, Mauro Steri, hanno rappresentato, al parlamentino delle Attività produttive, le criticità che permangono in ordine agli interventi infrastrutturali e di ripristino ambientale delle lagune e degli stagni, di competenza della Regione.
«Non potevamo avere un padrone di casa peggiore della Regione sarda – ha incalzato Giovanni Loi – perché da più di vent’anni mancano interventi per risolvere le problematiche nelle acque interne, dove operano cooperative e consorzi.»
«Manca un visione e un’idea per assicurare crescita e sviluppo all’intero comparto – hanno insistito Legaccop e Agci – che continua a rappresentare un’opportunità non appieno valorizzata e supportata dalle politiche regionali».
Mauro Steri ha inoltre lamentato la farraginosità delle procedure amministrativa e contestato il fatto che «i bandi del servizio pesca dell’assessorato dell’Agricoltura siano interpretati da Argea, in maniera difforme persino rispetto al dettato normativo».
A titolo di esempio è stato citato il ristoro per i danni causati dai cormorani che, oggetto di modifica in legge nella passata legislatura, è stato reinterpretato in termini di biomassa del pescato piuttosto che in riferimento al valore economico dello stesso. I due rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori hanno inoltre contestato la mancata richiesta di parere (previsto in legge) del comitato pesca sul calendario della pesca al corallo ed hanno altresì evidenziato come, all’approssimarsi della scadenza del medesimo comitato, non siano state avviate dall’assessorato le opportune interlocuzione per il rinnovo dell’organismo.
Il consigliere dell’opposizione Piero Maieli (Fi) ha quindi invitato il presidente della commissione a procedere con la convocazione del competente assessore. Richiesta condivisa anche dai consiglieri del centrosinistra, Paola Casula (Sf), Gigi Piano (Pd) e Salvatore Cau (Oc). Emanuele Cera (Fdi) ha rilanciato con la proposta di “un tavolo di confronto”, seguito dalla consigliera Casula che ha proposto “un tavolo interistituzionale”. Maggiore attenzione al comparto e interventi strutturali per il rilancio della pesca sono stati quindi auspicati da Gigi Rubiu (FdI) e Gianluca Mandas (M5S).
Il presidente della commissione ha assicurato l’attenzione e l’impegno della commissione ipotizzando un esame della situazione con l’assessore dell’Agricoltura e con l’ufficio pesca oltreché con le organizzazioni di categoria.
A seguire la commissione ha svolto l’audizione del presidente della Fondazione del distretto biologico “Sardegna Bio”, Andrea Campurra, e del suo presidente, Aldo Buiani. Nata nel 2020 e riconosciuta dalla Regione nell’anno successivo, la fondazione (conta otto filiere dell’agroalimentare) recita un importante ruolo anche in campo nazionale e partecipa alle diverse iniziative avviate dal ministero dell’agricoltura. Le proposte del distretto Bio per l’Isola sono: l’apertura di un tavolo di confronto in seno all’assessorato dell’agricoltura, l’istituzione di un fondo per lo sviluppo della produzione biologica, l’istituzione di un marco biologico sardo e l’ideazione di un evento a livello regionale sulle filiere sarde di qualità.