Il Consiglio regionale, convocato per giovedì 7 gennaio, ribadirà il No alla decisione presa dai ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente di inserire la Sardegna tra le sette Regioni dove sarà realizzato il deposito unico dei rifiuti nucleari.
L’argomento sarà il primo punto all’ordine del giorno della prossima seduta dell’Assemblea. La decisione è stata presa questo pomeriggio dal presidente Michele Pais in condivisione con il presidente della Regione Christian Solinas, dopo aver sentito tutti i capigruppo.
«Dobbiamo agire subito – ha detto il Presidente Michele Pais – per opporci con la massima fermezza ad una decisione inaccettabile, prepotente, calata dall’alto, dannosa e non rispettosa della volontà dei sardi. Il Consiglio, in questa legislatura il 29 maggio del 2019 ha approvato un ordine del giorno unitario in cui si respinge ogni possibilità che la Sardegna sia inserita tra le aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nel rispetto dell’esito del referendum del 15 e 16 maggio 2011 in cui i sardi, quasi in maniera plebiscitaria, hanno espresso la loro opinione contraria a diventare sede di piattaforme dove depositare i rifiuti radioattivi. Nonostante questo, il Governo continua nel suo disegno prevaricatore – ha concluso Michele Pais -. Sono certo che nella prossima seduta approveremo un provvedimento unitario e ancora una volta risponderemo con un diniego forte a decisioni unilaterali che vorrebbero trasformare la nostra terra in una piattaforma di deposito di scorie nucleari.»