Si sono tenuti la scorsa settimana gli ultimi incontri di carattere istituzionale in vista dell’avvio degli uffici di prossimità, promossi dalla Regione per rendere i servizi della Giustizia più vicini ai cittadini sardi, che potranno compiere operazioni e avere informazioni direttamente nel proprio Comune, senza necessità di spostarsi. Dopo le Unioni dei Comuni, le comunità montane, le città metropolitane, l’Anci, il Cal (Consiglio delle Autonomie locali), l’UNCEM (Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani), l’Assessorato della Programmazione e Bilancio – che attraverso una delibera approvata dalla Giunta regionale ha definito i criteri per l’individuazione uffici giudiziari di Primo livello – ha illustrato a Sindaci e Presidenti dei Tribunali riuniti in videoconferenza termini e tempi del progetto. L’iniziativa, il cui bando per la manifestazione di interesse scade a fine mese, è inserita in un progetto nazionale per un importo complessivo di 1.882.607 euro. «L’emergenza che stiamo attraversando ha cambiato radicalmente le nostre abitudini rendendo urgente una semplificazione dei servizi al cittadino, che devono divenire sempre più fruibili, tempestivi, comodi. Facilitare l’accesso ai servizi giudiziari per chi ha difficoltà ad avvalersene è un tassello che si aggiunge all’importante azione svolta dalla Regione nel miglioramento della vita dei cittadini sardi, oltre che nella lotta allo spopolamento e all’isolamento dei territori», ha spiegato il presidente della Regione Christian Solinas.
«Abbiamo accolto con estremo favore l’interesse dei molti sindaci che hanno partecipato all’incontro via web. Quando gli uffici di prossimità saranno una realtà anche la nostra regione sarà allineata rispetto a quelle più virtuose che sul fronte della Giustizia già prevedono punti di accessibilità vicini ai cittadini – spiega l’assessore Giuseppe Fasolino, evidenziando l’importanza di andare incontro alle fasce più deboli della popolazione come anziani e persone fragili -. La Sardegna, complice anche l’estensione geografica e la densità di popolazione conta su numerosi centri distanti dalle attività dei tribunali ordinari. Con questo progetto portiamo la Giustizia direttamente a casa delle persone, garantendo così libero accesso a servizi e informazioni di carattere giudiziario introducendo un ulteriore strumento di supporto al cittadino che andrà inevitabilmente a decongestionare anche l’attività dei tribunali, con evidenti riflessi positivi anche su questo fronte:»
Il progetto sarà attuato in più fasi: si partirà con l’individuazione delle sedi destinate ad accogliere gli Uffici di Prossimità attraverso la manifestazione d’interesse rivolta agli enti territoriali che scadrà appunto a fine aprile e le cui candidature passeranno al vaglio degli uffici regionali preposti. Sarà compito della Regione anche allestire e informatizzare le sedi individuate, formare il personale coinvolto, digitalizzare e acquisire gli atti dei Tribunali, attivare a aprire gli uffici. I criteri definiti a febbraio dalla Giunta regionale per l’individuazione degli uffici di prossimità tengono conto della soppressione nel territorio di riferimento delle sedi giudiziarie distaccate, della distanza tra il Tribunale territorialmente competente e la sede del Comune (o del Comune più lontano nel caso di aggregazioni di Comuni), del numero dei residenti e della difficoltà di accesso agli uffici giudiziari determinata da altri indici di svantaggio.