«Da tre a quattro anni per approvare le graduatorie e poi ritardi per l’erogazione materiale dei finanziamenti alle aziende e agli operatori agricoli. E’ quanto sta succedendo in Sardegna con la programmazione comunitaria 2014/2020 relativi al PSR Sardegna, il Piano di Sviluppo Rurale, in particolare le misure sull’asse 4, investimenti nelle aziende agricole Bando 2016, sull’asse 6 primo insediamento giovani, bando 2016/2017, sull’asse 2 misura 2.1 Consulenze nelle aziende agricole.»
Lo scrive, in una nota, Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli.
«Ad essere vittime di questo ennesimo caso di burocrazia lumaca sono centinaia e in alcuni casi qualche migliaio (misura 2) che nell’anno 2016/2017 hanno risposto a dei bandi emanati dalla Regione Sardegna, che in base alla tipologia degli investimenti proposti, ad esempio nella misura 4.1, possono andare da 30 sino a 500 mila euro di investimento per singola azienda – aggiunge Tore Piana -. Sono bandi che si trascinano da tre a quattro anni, a causa di problematiche burocratiche e cavilli vari, con un continuo rimpallo di responsabilità tra l’amministrazione regionale e l’Organismo pagatore ARGEA OP. Un ritardo, aggravato dal progressivo svuotamento degli enti periferici dell’assessorato regionale dell’Agricoltura e dell’Organismo pagatore ARGEA OP e della evidente difficoltà a gestire i contributi comunitari e completare gli iter di finanziamento. Vogliamo ricordare anche i forti ritardi su indennizzi, come quello degli indennizzi sulla Blu Tongue del 2021, dei contributi sugli aiuti all’acquisto dei riproduttori animali, dove si apre un nuovo bando senza aver pagato e definito quello precedente, una situazione non più sopportabile dagli agricoltori sardi, sfiancati dagli aumenti dei costi su mangimi, concimi, elettricità e gasolio.»
Tore Piana, infine, chiede al presidente della Regione Solinas, «di intervenire urgentemente per lo sblocco dei pagamenti, che darebbe respiro alle aziende che così potrebbero dare inizio ai lavori generando importanti e virtuosi meccanismi economici per gli addetti al comparto».