È stato approvato ieri il Documento di economia e finanza regionale 2023-2025, Defr, che descrive le politiche che il governo regionale intende attivare per il raggiungimento degli obiettivi del Programma regionale di sviluppo, Prs. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino, quest’anno in anticipo rispetto alla Legge di stabilità e bilancio, ha infatti dato il via libera al principale strumento di programmazione finanziaria con cui vengono appunto definiti gli obiettivi della manovra di bilancio, rappresentato il quadro finanziario delle risorse disponibili e individuati gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento della manovra (prossimo triennio). In sostanza, con l’approvazione del Defr la Giunta regionale ha fissato gli obiettivi per il triennio 23-25 ponendo le basi sulle quali poi poggerà la Legge di stabilità.
«Pur in uno scenario difficile e per certi versi inedito, la Regione sostiene l’economia della Sardegna in ogni sua declinazione e tenendo conto delle criticità di ogni comparto: con l’approvazione del Defr comincia il percorso di programmazione che porterà alla prossima manovra finanziaria». spiega il presidente della regione, Christian Solinas.
Partendo dal concetto di identità sarda contenuto nel Programma regionale di sviluppo e suddiviso nelle 7 strategie (identità politico-istituzionale; identità economica; identità territoriale e ambientale e turistica; identità sociale, del lavoro e della salute; identità culturale; identità rurale; identità dell’insularità) il Defr declina per ciascuna le prospettive per il prossimo triennio.
«Andremo a incidere con una serie di politiche di sviluppo proseguendo nell’importante azione di modernizzazione della nostra Isola – continua il presidente della Regione – ma siamo costretti a farlo in un contesto diverso rispetto a quello dello scorso anno, che tiene conto del peggioramento generale del quadro economico dovuto al conflitto tra Russia ed Ucraina, dell’aumento dei prezzi dell’energia, degli alimentari e della materie prime, dell’andamento dei tassi d’interesse e della minor crescita dei mercati di esportazione dell’Italia.»
Se è vero, infatti, che a livello nazionale il positivo andamento della produzione anche nel secondo trimestre del 2022 ha fatto rivedere al rialzo la variazione acquisita del Pil italiano per l’anno, è altrettanto vero che le prospettive per i prossimi mesi sono caratterizzate da elevati rischi al ribasso a causa della crisi. L’incremento generale dei prezzi e i rincari del settore energetico ha per la Sardegna degli effetti più pesanti rispetto ad altre regioni italiane a causa della condizione di insularità che genera maggiori costi legati ad esempio ai trasporti, con conseguenze sul tessuto economico della regione.
«Da qui la necessità di programmare la prossime politiche di sviluppo coniugandole con l’esigenza di tenuta dei conti», aggiunge l’assessore della programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino.
«Accanto al disegno di Legge di Stabilità e di Bilancio per il 2023 e per il triennio 2023-2025 il Defr rappresenta uno strumento a supporto del processo di previsione e di individuazione delle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi della manovra di Bilancio – prosegue l’assessore Giuseppe Fasolino – Rispetto a quanto fatto negli anni scorsi in cui il Defr è stato approvato insieme alla manovra di bilancio, quest’anno abbiamo lavorato perché venisse approvato prima della Manovra, coinvolgendo le direzioni generali per arrivare a un documento condiviso e validato da tutta l’amministrazione regionale.»
Il Defr ora passa al vaglio del Consiglio, che dovrà approvarlo.