C’è il via libera della Giunta regionale per gli incentivi per il personale delle aziende del sistema sanitario regionale impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19, che si aggirano sui 15 milioni di euro milioni di euro.
«Un doveroso riconoscimento – ha dichiarato il presidente, Christian Solinas – ai professionisti che con grande abnegazione, spirito di servizio e umanità, hanno combattuto e combattono in prima linea la battaglia contro il virus sul nostro territorio. Anche e, soprattutto, grazie all’impegno di queste persone la Sardegna è riuscita, nella prima fase, a contenere l’epidemia con risultati importanti ed una circolazione virale prossima allo zero. Un impegno che prosegue ancora oggi, consentendo al nostro sistema di rispondere con forza al bisogno d’assistenza determinato dall’emergenza, con un unico obiettivo: garantire la salute dei sardi.»
«Il personale sanitario ha gestito l’emergenza con un impegno instancabile. Con sacrificio e grande responsabilità. Dare un riconoscimento a chi si è adoperato in questi mesi per far fronte alla pandemia è giusto anche sul piano morale ed è un obiettivo a cui abbiamo puntato con forza, a partire dal confronto sui tavoli nazionali. Le risorse – ha dichiarato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – saranno utilizzate sia per le indennità connesse alle condizioni di lavoro, gli straordinari e la disponibilità, sia per corrispondere agli operatori del nostro sistema sanitario regionale un incentivo che tenga conto, oltre che della quantità del lavoro svolto, anche della maggiore o minore esposizione al rischio contagio. Un’impostazione che è stata oggetto di un grande lavoro di condivisione con le sigle sindacali, per garantire la massima equità.»
Come specificato dalla Giunta, l’incentivo, una tantum, arriverà a un tetto di duemila euro e sarà modulato per fasce che tengano conto della quantità e della tipologia del lavoro svolto premiando maggiormente gli operatori impegnati a garantire le prestazioni più a rischio.
«Un doveroso riconoscimento – ha dichiarato il presidente, Christian Solinas – ai professionisti che con grande abnegazione, spirito di servizio e umanità, hanno combattuto e combattono in prima linea la battaglia contro il virus sul nostro territorio. Anche e, soprattutto, grazie all’impegno di queste persone la Sardegna è riuscita, nella prima fase, a contenere l’epidemia con risultati importanti ed una circolazione virale prossima allo zero. Un impegno che prosegue ancora oggi, consentendo al nostro sistema di rispondere con forza al bisogno d’assistenza determinato dall’emergenza, con un unico obiettivo: garantire la salute dei sardi.»
«Il personale sanitario ha gestito l’emergenza con un impegno instancabile. Con sacrificio e grande responsabilità. Dare un riconoscimento a chi si è adoperato in questi mesi per far fronte alla pandemia è giusto anche sul piano morale ed è un obiettivo a cui abbiamo puntato con forza, a partire dal confronto sui tavoli nazionali. Le risorse – ha dichiarato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – saranno utilizzate sia per le indennità connesse alle condizioni di lavoro, gli straordinari e la disponibilità, sia per corrispondere agli operatori del nostro sistema sanitario regionale un incentivo che tenga conto, oltre che della quantità del lavoro svolto, anche della maggiore o minore esposizione al rischio contagio. Un’impostazione che è stata oggetto di un grande lavoro di condivisione con le sigle sindacali, per garantire la massima equità.»
Come specificato dalla Giunta, l’incentivo, una tantum, arriverà a un tetto di duemila euro e sarà modulato per fasce che tengano conto della quantità e della tipologia del lavoro svolto premiando maggiormente gli operatori impegnati a garantire le prestazioni più a rischio.
Antonio Caria