Questa mattina i consiglieri regionali di LeU Sardigna Daniele Cocco e Eugenio Lai hanno presentato un’interrogazione sulle gravi criticità nella gestione commissariale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna AREUS.
«Con il protocollo di intesa siglato nel giugno del 2019 tra il ministero dell’Interno e la Regione Autonoma della Sardegna, si è provveduto alla individuazione della Centrale Unica di Risposta del 112 – Numero Unico Europeo per richiedere un intervento in caso di emergenza – da dislocare nelle sedi di Cagliari e Sassari. In via provvisoria, vista la necessità di adeguamento e ristrutturazione delle sedi definitive di Cagliari e di Sassari, con una deliberazione della Giunta regionale del 2020 è stata autorizzata l’istituzione di una centrale del 112 presso la sede di AREUS a Nuoro – dice Daniele Cocco -. Ad oggi constatiamo gravi ritardi da parte di AREUS nelle procedure per la realizzazione della centrale provvisoria del 112, nonostante sia stato già stato predisposto il progetto di adeguamento della sede nuorese con il rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti competenti.»
«Sembrerebbe che l’intendimento della Commissaria dell’Azienda Regionale di Emergenza Urgenza sia quello di non dare seguito alle delibere della Giunta regionale e al protocollo di intesa siglato tra il ministero dell’Interno e la Regione per la realizzazione della sede provvisoria di Nuoro. Intendimenti confermati anche dal recentissimo avviso di selezione, deliberato sempre dalla Commissaria, per il reclutamento del personale da destinare alla sola centrale di Sassari – e non a quella di Nuoro – e di procedere alla stipula di un protocollo d’intesa per il servizio di Disaster Recovery presso la Regione Lombardia, dal costo complessivo stimato in euro 700.000/1.000.000 per un servizio di 2/3 anni, anziché adeguare la sede di Nuoro con un notevole risparmio economico – aggiunge Daniele Cocco -. Qualsiasi altra soluzione alternativa alla sede provvisoria di Nuoro del numero unico 112 e del servizio di Disaster Recovery, compresa quella di esternalizzare a pagamento il servizio in un’altra regione, oltre a disattendere la volontà della Giunta regionale e le aspettative dei territori, costringerebbe la Regione Sardegna ad affrontare un costo aggiuntivo e ingiustificato per tutto il tempo necessario alla realizzazione dei lavori nelle strutture individuate a Cagliari e Sassari. Ritardi e scelte autonome della Commissaria che riteniamo gravi e inspiegabili.»
«Con l’interrogazione chiediamo al presidente della Regione e all’assessore della Sanità – conclude Daniele Cocco – di attivare, o a far attivare, con la massima urgenza le procedure necessarie per la realizzazione della Centrale Unica di Risposta del 112 e del servizio di Disaster Recovery presso la sede AREUS di Nuoro.»