Ha aperto le porte, a Busachi, l’ambulatorio straordinario di comunità territoriale di Busachi: dieci pazienti, alcuni dei quali provenienti dai paesi vicini, sono stati serviti dal dottor Alessandro Cabiddu, medico di continuità assistenziale. È da questo centro del Barigadu, un territorio che più di altri soffre la carenza di medici di famiglia, che i vertici della Asl di Oristano hanno scelto di presentare il progetto pilota degli ambulatori straordinari di comunità territoriali la prima sperimentazione in Sardegna di un servizio che, grazie alla collaborazione di medici aderenti su base volontaria, sarà in grado di assicurare nell’immediato l’assistenza sanitaria di base ai cittadini che ne sono privi.
Hanno iniziato le loro attività anche gli Ascot di Nurachi, Simaxis, Uras e Villaurbana, mentre domani sarà la volta di Fordongianus, Samugheo, San Vero Milis, Tramatza, mentre venerdì toccherà ad Ardauli. Dieci in tutto le sedi che la direzione della Asl 5 ha scelto di aprire in provincia, un numero che potrà variare in futuro in funzione delle esigenze del territorio. Gli ambulatori straordinari resteranno infatti operativi fino all’arrivo di nuovi medici di famiglia, titolari o provvisori, e ne potranno essere aperti di nuovi nel caso in cui altri centri restassero privi di assistenza sanitaria di base.
Al momento sono diciassette i medici di famiglia e di continuità assistenziale arruolati per coprire i turni delle dieci sedi operative.
Hanno iniziato le loro attività anche gli Ascot di Nurachi, Simaxis, Uras e Villaurbana, mentre domani sarà la volta di Fordongianus, Samugheo, San Vero Milis, Tramatza, mentre venerdì toccherà ad Ardauli. Dieci in tutto le sedi che la direzione della Asl 5 ha scelto di aprire in provincia, un numero che potrà variare in futuro in funzione delle esigenze del territorio. Gli ambulatori straordinari resteranno infatti operativi fino all’arrivo di nuovi medici di famiglia, titolari o provvisori, e ne potranno essere aperti di nuovi nel caso in cui altri centri restassero privi di assistenza sanitaria di base.
Al momento sono diciassette i medici di famiglia e di continuità assistenziale arruolati per coprire i turni delle dieci sedi operative.
Antonio Caria



