L’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia può contare da oggi di nuovi spazi realizzati grazie all’inserimento di due strutture modulari (adiacenti alla camera calda e connesse alla struttura del pronto soccorso) climatizzate e dotate di dieci poltrone reclinabili per la prima assistenza e di strumenti tecnologici per il monitoraggio dei pazienti.
«Un nuovo assetto improntato alla riorganizzazione dell’attività del pronto soccorso. La nuova struttura consentirà una gestione più efficiente dei flussi, a partire da un’organizzazione più razionale degli spazi in funzione dell’assistenza. In particolare ottimizzando la gestione dei codici meno gravi, bianchi e verdi, che potranno contare di un monitoraggio avanzato e costante anche grazie alle tecnologie, contiamo di ridurre i tempi d’attesa e la pressione generale sul pronto soccorso, a beneficio degli utenti e del personale sanitario in servizio.»
Lo dice l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, che questa mattina ha visitato i nuovi spazi, insieme ai vertici della Asl Gallura e i rappresentanti delle istituzioni locali.
«La Gallura – sottolinea l’assessore Carlo Doria – rappresenta un’eccellenza, a partire dai flussi turistici che fanno aumentare le presenze sul territorio da 180 mila abitanti a quasi due milioni di presenze. L’eccellenza però non deve essere solo negli alberghi a cinque stelle, ma deve andare di pari passo nei servizi. Vogliamo restituire un servizio più efficiente ai sardi e alle tante persone che arrivano in Gallura durante il periodo di alta stagione. Per dare sostegno al pronto soccorso nel periodo estivo stiamo lavorando con Ares a un sistema di guardia turistica potenziato in grado di fornire al pronto soccorso un filtro indispensabile, sempre facendo conto sulle risorse umane a nostra disposizione.»
«A meno di un mese dall’inaugurazione del nuovo ‘open space’ nel pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari – conclude l’assessore Carlo Doria – si aggiunge un ulteriore tassello verso una complessiva riorganizzazione e ammodernamento dei pronto soccorso della Sardegna. Sul fronte dell’emergenza-urgenza, come nel resto d’Italia, i nostri ospedali scontano la carenza di personale e in particolare di medici specializzati. Non sono però più tollerabili le situazioni in cui i pazienti siano costretti all’attesa in barelle nei corridoi, in condizioni difficili per gli stessi operatori. Riorganizzare l’assistenza punta proprio a rispondere a questa necessità, restituendo un servizio più sicuro, moderno ed efficiente.»