«Un accreditamento atteso da mesi ed ancor oggi congelato in attesa dei lavori di rifacimento di un impianto elettrico e di realizzazione di un servizio igienico. Questa è l’incredibile situazione in cui versa un reparto essenziale come quello di Oncoematologia, per il quale i cittadini dell’Oristanese hanno portato avanti una strenua battaglia. Ma anche un Pronto Soccorso dalla pianta organica ridotta all’osso, che non potrà essere potenziato attraverso l’utilizzo dei cosiddetti “medici in affitto”, perché i contratti stipulati dai camici bianchi con l’azienda appaltatrice lo impediscono, consentendo loro di prestare servizio esclusivamente nel luogo previsto dal contratto. Problematiche serie, sempre più gravi, mai risolte e ancora una volta ignorate.»
Lo ha detto consigliere regionale Alessandro Solinas dopo è quanto accaduto ieri in Commissione Sanità: «Duole constatare che le criticità della Sanità Oristanese siano state relegate a una parte ristretta, finale e marginale della discussione, in una riunione poco partecipata. Alle numerose problematiche esposte dal sottoscritto (alla presenza dell’assessore alla Sanità e del Commissario straordinario Massimo Temussi) il commissario della Assl 5, Antonio Cossu, e il direttore del San Martino, Sergio Pili, hanno proposto ben poche soluzioni».
«La discussione sul reparto di Oncoematologia – ha sottolineato Alessandro Solinas – è stata liquidata in breve tempo comunicando il termine – del 15 maggio – entro il quale dovrà avvenire l’accreditamento. Non abbiamo però ricevuto alcuna garanzia in merito all’assolvimento degli adempimenti che ancora lo impediscono, ovvero, tra gli altri, la realizzazione dei servizi sanitari e l’adeguamento dell’impianto elettrico. Analogo discorso per il Pronto Soccorso: la proposta di utilizzare i medici impiegati nel Cet di Ghilarza, i cosiddetti ‘medici in affitto’ per coprire i turni del Pronto Soccorso di Oristano è stata infatti accantonata. Persino l’installazione del nuovo macchinario per la Tac non ha ancora una data, perché sono necessari dei lavori di predisposizione dei locali, indispensabili affinché l’azienda fornitrice consegni il macchinario.»