«La ASL di Sassari si attivi immediatamente per il reclutamento delle figure di Medico specializzato in Anestesia e Rianimazione da destinarsi agli ospedali algheresi e in particolare al Reparto di Terapia Intensiva anche attraverso un accordo con l’AOU di Sassari scorrendo la graduatoria, come da delibera del 12 Marzo, n. 172; e per adeguare la dotazione organica del personale infermieristico e Oss in base al reale fabbisogno e secondo le effettive esigenze del servizio stesso. È la prima proposta che abbiamo formulato oggi in commissione consiliare Sanità. Ringraziamo gli anestesisti, gli infermieri, gli ausiliari che lavorano in condizioni estreme, con turni massacranti, con eroicità, nella terapia intensiva dell’Ospedale Civile sorta all’improvviso solo per pazienti covid. Devono però essere immediatamente rinforzati. Oggi siamo fortemente preoccupati perché l’attività chirurgica è ridotta alle urgenze ed il punto nascita rischia il blocco, la chiusura.»
Lo si legge in una nota congiunta firmata dai consiglieri di opposizione al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Beniamino Pirisi, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto, Graziano Porcu e Roberto Ferrara, che aggiungono: «Seconda proposta. La terapia intensiva deve ottenere l’accreditamento definitivo, con un numero di rianimatori e anestesisti in linea con le norme: chiediamolo con forza alla Regione. Al più presto devono essere definiti percorsi e filtri che consentano anche alle altre discipline presenti in ospedale di operare e dare risposte di salute.»
«Inoltre, terza proposta – rimarcano i consiglieri di opposizione – la Regione, invece di requisire l’intera struttura dell’Ospedale Marino, utilizzi per i malati Covid il solo terzo piano e disponga i lavori per utilizzare l’alloggio suore in modo da recuperare posti letto riabilitazione. Così da garantire cure e accoglienza ai pazienti Covid, ma nel contempo anche il mantenimento delle altre discipline presenti negli ospedali. Alghero – mai come ora ce ne rendiamo conto – ha bisogno di un nuovo ospedale e la Regione deve liberare le risorse che servono.»
«Queste quattro proposte – concludono i consiglieri di opposizione – abbiamo formulato come minoranza in commissione sanità ed abbiamo chiesto diventassero patrimonio di tutto il Consiglio, mettendole al vaglio e al voto. Abbiamo chiesto che diventassero la base di un patto da proporre alla Regione, che ha la responsabilità esclusiva della sanità in Sardegna. Ma la maggioranza ha preso tempo, inspiegabilmente, senza decidere niente. Abbiamo proposto anche un percorso di audizioni, da farsi rapidamente, per consentire di stabilire la verità dei numeri e della situazione reale dei nostri ospedali e del sistema scolastico. Elementi fondamentali da conoscere per capire il reale stato dell’epidemia in città. In sostanza, in un momento di emergenza in cui necessariamente le decisioni si devono assumere bene e in fretta, la commissione Sanità decide di dormire sonni beati. Tanto c’è tempo.»
Antonio Caria