«Martedì scorso, come riferito dal sindaco Conoci, sono stati di nuovo effettuati i tamponi al Cra. L’ultima volta per sapere i risultati dei tamponi effettuati dall’Usca c’è voluta più di una settimana per quelli degli ospiti e addirittura più di 10 giorni per conoscere quelli degli operatori. Quando i risultati sono stati, finalmente, comunicati hanno evidenziato la preoccupante presenza di un focolaio (22 ospiti e 7 operatori positivi).»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri di opposizione del comune di Alghero Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto, Graziano Porcu e Roberto Ferrara che aggiungono: «Il problema è che, in tutto il tempo trascorso in attesa dei risultati, ospiti e operatori, poi risultati positivi, non sono stati naturalmente isolati, con rischi evidenti in termini di diffusione del contagio. Il sindaco, dopo giorni di attesa silenziosa ha anche timidamente provato a dire che un ritardo simile non era tollerabile e che non sarebbe più dovuto succedere. Ha poi spiegato che proprio per questa ragione i tamponi sarebbero stati rifatti».
«Così è stato – aggiungono i consiglieri di opposizione -, ma di nuovo si sta ripetendo quanto successo in precedenza: ancora nessuna comunicazione sugli esiti dei nuovi tamponi, seppure giovedì il sindaco avesse detto nel suo videomessaggio che i risultati sarebbero arrivati nel pomeriggio.»
«Errare è umano – concludono i consiglieri del centrosinistra -, ma perseverare diabolico e non si può neppure provare a pensare di tollerare anche stavolta ritardi simili a quelli dei test precedenti. Il sindaco alzi, dunque, la voce. Ora e non dopo 10 giorni, come ha fatto la volta scorsa, e senza alcun timore, né timidezza. Il suo fondamentale dovere è tutelare gli anziani, gli operatori, le famiglie degli operatori e tutti i loro possibili contatti.»
Antonio Caria