L’Aou di Sassari non abbassa la guardia nelle procedure diagnostiche di prevenzione del rischio Sars Covid-19. Vengono eseguiti i tamponi nei pazienti in fase di ricovero e nei dipendenti, oltre al test sierologico, si continua con i tamponi per gli operatori che lavorano nelle aree più a rischio. Negli ultimi giorni sono stati individuati due operatori sanitari che sono stati subito messi in isolamento fiduciario.
«L’applicazione del protocollo di sorveglianza contro il coronavirus resta quindi di grande efficacia – afferma il commissario dell’Aou di Sassari Giovanni Maria Soro – nonostante la curva epidemica vada verso un appiattimento e il rischio infettivo risulti sempre più contenuto. Continuiamo a prevedere l’esecuzione del test molecolare con il tampone per tutti i pazienti che vengono ricoverati e, in ragione delle disposizioni regionali, per una quota significativa dei pazienti che accedono alle prestazioni ambulatoriali.»
Va avanti anche la stretta sorveglianza sanitaria dei dipendenti a tutela non solo dei lavoratori, ma anche del cittadino che accede alle strutture ospedaliere. Il protocollo prevede l’esecuzione a rotazione su tutti i dipendenti dei test sierologici. Attualmente, completata la prima somministrazione, si procede al secondo ciclo di test.
La somministrazione del test molecolare con il tampone, già applicata a tutti i lavoratori, prosegue nei riguardi dei lavoratori potenzialmente più a rischio infettivo.
«Tra questi – fanno sapere della struttura di Sorveglianza sanitaria – sono certamente da considerare i soggetti che, avendo in passato manifestato una positività al test di replicazione virale, si fossero negativizzati secondo i protocolli diagnostici scientificamente validati e previsti dalle raccomandazioni delle autorità sanitarie.»
«La letteratura scientifica e l’esperienza clinica – proseguono della struttura – ci avvertono della possibilità che alcuni di questi soggetti possano manifestare una ripresa dell’attività virale o – meno probabilmente – possano re-infettarsi anche a distanza di qualche mese dalla guarigione.»
È la situazione che si è verificata ieri per due operatori sanitari, prima positivi e poi negativizzati, che sono stati immediatamente posti in isolamento fiduciario domiciliare e adesso vengono sottoposti a specifici accertamenti per definire la loro situazione clinica. I due dipendenti, al momento, sono asintomatici e non presentano condizioni clinicamente significative, e generalmente in queste condizioni sono scarsamente infettivi.
Il reparto nel quale gli operatori lavorano prosegue nelle normali attività, con le misure e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali previsti. A ulteriore tutela l’Aou continuerà a sottoporre a tampone tutti gli operatori risultati positivi nel primo periodo dell’emergenza sanitaria.